25. I "tecnici" sono stati chiamati per salvare la nostra economia


"Siamo stati chiamati per s... per salv... ihihih... per salvaaaaa... uahahahahah!!!"

FALSO!!!

 

Ma davvero? "Tecnici" come Mario Monti e Mario Draghi, per esempio?

Vediamo un po' chi sono questi due personaggi.
Mario Monti
ha lavorato fino al 13.11.2011, ovvero fino a 3 giorni prima di essere designato come nuovo capo di governo, per Goldman Sachs, una di quelle banche d’affari che manipolano il cosiddetto "mercato libero". Nei mercati finanziari è diffusa la voce che sia stata proprio Goldman Sachs a innescare l’ondata di vendite di Btp, poi seguita dagli Hedge fund1 e dalle altre banche d’oltreoceano, che ha fatto impennare lo spread, ha dato il via al golpe finanziario di Novembre 2011 e ha portato alla deposizione del governo Berlusconi, sostituito appunto da Mario Monti.

Curiosa coincidenza, vero?

Mario Draghi era vicepresidente per la "Europe-Goldman Sachs International, aziende e debito pubblico" nel 2000, quando Goldman Sachs aiutò la Grecia a camuffare le perdite di bilancio che poi sono state smascherate dall’Unione Europea e hanno dato il via alla crisi del debito sovrano, gettando la Grecia nel baratro di una crisi mai vista e dando il via alle svendite a prezzo di saldo di tutto il suo patrimonio pubblico e privato.

Altra curiosa coincidenza, vero?

 

(1) Gli Hedge fund, detti anche "fondi avvoltoio", sono fondi speculativi, ovvero fondi di investimento ad alto rischio che, a certe condizioni, possono effettuare tipi di investimento particolarmente spericolati e lucrosi.
 

26. Il debito è colpa dell'evasione fiscale


"No, caro, non sta bene evadere: resta pure alla catena, che ci pensiamo noi..."

FALSO!

 

In un Paese a moneta sovrana il debito non è una “colpa”, ma al contrario è la ricchezza pubblica di tutti i cittadini: il "debito" si trasforma in scuole, ospedali, strade, trasporti, stato sociale. Lo Stato emette moneta per pagare in prima istanza i dipendenti dell’apparato pubblico ed i suoi fornitori. Anche quando emette titoli di Stato, è come se si indebitasse con se stesso.

Le tasse che gli evasori non pagano sono pur sempre soldi che, almeno in parte, rientrano in circolazione sotto forma di acquisti e spese, fanno insomma “girare l’economia”. Sono certamente ricchezza reale sottratta ai cittadini, e rappresentano comunque una forma di concorrenza scorretta verso le aziende ed i cittadini che le pagano, ma è fondamentale comprendere che non impoveriscono uno Stato sovrano: in un Paese a moneta sovrana, infatti, le tasse non servono a finanziare la spesa pubblica: esse servono principalmente a rendere obbligatorio l’uso della moneta sovrana e permettere quindi allo Stato di crearla e spenderla senza vincoli; hanno inoltre altre funzioni, ed è comunque inaccettabile la disobbedienza allo Stato, purché la tassazione sia equa: l'evasione fiscale rimane una pratica riprovevole, assieme alla corruzione ed ai finanziamenti al limite della legalità concessi ad alcune delle maggiori aziende italiane, che facendo leva sul ricatto di liberarsi di migliaia di lavoratori hanno ottenuto finanziamenti a fondo perduto. L’evasione diventa invece un mezzo di sostentamento praticamente necessario nelle realtà minori, quando il peso delle tasse si fa più oneroso o si ha un ridotto livello dei consumi dovuto alla crisi, ed è solo la retorica di regime a farci credere il contrario.

In un Paese senza moneta sovrana come quelli dell'Eurozona, invece, le tasse (come i titoli di Stato) servono proprio a finanziare la spesa pubblica: appunto per questo è stato inserito nella nostra Costituzione il cappio al collo noto come "pareggio di bilancio" ("incasso tot - spendo tot"), garanzia di matematico impoverimento e conseguenza peraltro inevitabile della permanenza nell'euro.
 

27. Il debito è colpa nostra:
abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità!


"Oh ragazzi, non badiamo a spese: guardate che menu!!"

 

FALSO!!!

 

Prima di tutto occorre liberarci di un senso di colpa assolutamente assurdo, sul quale i nostri governanti e i media giocano in modo sporco e sleale: non è affatto vero che noi italiani "abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità": se consultiamo i dati di sintesi del Rendiconto Generale dello Stato dal 2003 al 2011, scopriamo che l’Italia, già dai tempi del governo Berlusconi, ha un surplus di bilancio primario: cioè, se si escludono dai conti dello Stato italiano gli interessi che deve pagare per il "prestito" dell'euro, esso incassa di tasse più di quanto spende per i cittadini.

Inoltre bisogna considerare che la spesa dello Stato, al netto delle imposte, ha costituito, Lira per Lira, tutto il risparmio del settore privato (cittadini, imprese), in quanto si era in condizioni di sovranità monetaria.

Ma, si dirà, ci sono stati sprechi e corruzione. Certamente, nessuno lo nega. Ma analizziamo in problema un po' più a fondo.

Le problematiche relative agli sprechi sono state solo una stortura del sistema, una conseguenza di scelte politiche che hanno condizionato la redistribuzione delle risorse finanziarie: è stato sprecato denaro pubblico in cambio di voti, con i quali i governi degli ultimi decenni hanno comprato consensi, o nella corruzione, che ha anche prodotto l’aumento dei costi in alcuni settori pubblici come ad esempio quello la sanità, i cui i costi delle forniture sono fuori da ogni norma.

Tutto questo ha generato squilibri, e quindi rimane comunque una pratica riprovevole e da condannare, ma non è il problema principale: non è ciò che sta mettendo in ginocchio la nostra economia, e quindi insistere troppo su questo tasto, come fanno certi "moralizzatori" nostrani, è sempre altamente sospetto, perché serve a distrarre l'attenzione dal problema principale.

Resta il fatto che, fino a prima che entrasse in vigore l’Euro, questo denaro, per quanto mal speso e mal distribuito, è entrato nelle tasche dei cittadini italiani: quel "debito" costituiva di fatto la nostra ricchezza privata, perché eravamo in condizioni di sovranità monetaria.

Oggi invece il debito è veramente un debito, perché, come detto, l'Euro non è moneta sovrana per nessuno, ma è preso in prestito sui mercati dei capitali (e il prestito comporta ovviamente il pagamento degli interessi).

L’Euro, perciò, ci impoverisce e rischia di pregiudicare il futuro dei nostri figli.

Una volta potevamo permetterci di lasciar loro in eredità un gruzzoletto o una casa: oggi lasciamo loro soltanto una montagna di debiti.
 


 

Fonte:

www.scribd.com/doc/106392215/FALSIMITI