IL PENDOLO DI FOUCAULT

 

 

Effettuata per la prima volta nel 1851, l’esperienza del pendolo di Foucault è la prova più evidente della rotazione della Terra attorno al suo asse.
L’esperienza si basa sulla proprietà del pendolo di conservare il proprio piano di oscillazione quando è soggetto alla sola forza di gravità (eliminate perciò le forze di attrito ed altre forze esterne).
Jean Bernard Foucault (1819 – 1868) attaccò un pendolo lungo 67 metri alla cima del Pantheon di Parigi. La sfera di bronzo pesava 28 kg.

Poiché una volta messo in oscillazione, un corpo oscilla sempre nello stesso piano, in altre parole il piano di oscillazione di un pendolo rimane invariato nello spazio, se la Terra fosse ferma l’asticella avrebbe dovuto tracciare sulla sabbia sempre la stessa riga. Invece, dai segni lasciati sul terreno, risultò chiaro che era il suolo a ruotare rispetto al piano in cui oscillava il pendolo. Le righe descritte dall'asticella cambiavano lentamente direzione e dopo 24 ore coincidevano nuovamente con l’oscillazione di partenza.

Scriveva Foucault all’indomani di questa sorprendente scoperta:
“Il fenomeno si sviluppa con calma: è fatale, irreversibile… Si sente, vedendolo nascere e intensificarsi, che non è possibile per lo sperimentatore affrontarne o ritardarne la manifestazione… Ogni uomo davanti ad un tale fatto… per qualche istante rimane pensoso e silenzioso e si ritira quindi recando in sé il senso pressante e vivissimo del nostro incessante movimento nello spazio.” (Dimostrazione sperimentale del movimento di rotazione della Terra, Journal des Debats, 31 marzo 1851).
L’esperienza di Foucault fu ripetuta a S. Pietroburgo (Leningrado) nel 1931: in quell’occasione un pendolo di 93 metri e pesante 54 kg, fu attaccato alla cima della cupola della cattedrale di Sant’Isacco. L’ampiezza delle oscillazioni era di 5 metri e il suo periodo di oscillazione era di 20 secondi. Ad ogni oscillazione la punta del pendolo si spostava di 6 millimetri. In 1 o 2 minuti ci si poteva convincere del fatto che la Terra ruota realmente attorno al proprio asse polare.

Ad ogni latitudine della Terra, tranne che all'equatore, si osserva che il piano di oscillazione del pendolo ruota lentamente. Al Polo Nord e al Polo Sud la rotazione avviene in un giorno siderale: il piano di oscillazione si mantiene fermo mentre la Terra ruota, in accordo con la prima legge del moto di Newton.

Alle altre latitudini il piano di oscillazione ruota con un periodo R inversamente proporzionale al seno della latitudine stessa (indicata con α); a 45° la rotazione avviene ogni 1,4 giorni, a 30° ogni 2 giorni e così via:

La rotazione avviene in senso orario nell'emisfero boreale e in senso antiorario nell'emisfero australe.

Nell'animazione sottostante la direzione di rotazione antioraria evidenzia la collocazione nell'emisfero australe. La velocità di rotazione è, ovviamente, fortemente esagerata rispetto alla realtà:

 

 

 

(Fonte principale:

Planetariodimodena.it)