I PERCHE' DELLA FREQUENZA DI 432 HZ

 

 

Giuseppe Verdi, come molti altri musicisti, ne era un estimatore: la sua orchestra era accordata a 432Hz e nel 1884 egli ottenne da una commissione musicale del Governo un decreto legge che normalizzava il diapason ad un LA di 432 oscillazioni al secondo, motivando la richesta con la frase “per esigenze matematiche”.

La stessa opinione la espressero i fisici Sauver, Meerens, Savart e gli scienziati italiani Montanelli e Grassi Landi, con un decreto che fu approvato all’unanimità al congresso dei musicisti del 1881.

La corsa all’acuto iniziò al tempo delle bande militari russe ed austriache ai tempi di Wagner (con un diapason da 440hz a 450Hz), e fu frutto di un’analisi approfondita delle reazioni che il suono suscita in chi lo percepisce.

Il suono acuto, legato alle alte frequenze, conduce il cervello ad innalzare il livello di determinate onde (ne abbiamo parlato prima): porta cioè ad un aumento esponenziale dello "stato Beta", sollecitando l'emisfero sinistro del cervello, provocando ansietà ed aggressività, cosa senza dubbio utile ai militari dell’epoca per tenere le truppe in uno stato continuo di sovreccitazione.

La stessa procedura, molto più estesa e scientificamente studiata, fu adottata dai nazisti, che utilizzarono musiche, intonazioni vocali e ritmiche atte a controllare e dirigere le truppe e le persone, in una sorta di controllo di massa sonico.

Non a caso, nel 1939, fu proprio il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels ad imporre il diapason a 440Hz, opponendosi ad un referendum firmato in Francia da ben 25.000 musicisti contrari a questa scelta.

 

  

Joseph Goebbels

 

Quindi, è evidente, la musica accordata a 440Hz produce irritabilità e squilibrio: appunto per questo è stata scelta tale accordatura, ed appunto per questo sarebbe ora di abbandonarla.

Soltanto alcune musiche sono talmente perfette nella loro struttura armonica e nei rapporti aurei di intervallo da manifestare la loro armonia nonostante l’accordatura disarmonica: le musiche di Mozart ad esempio, il cui effetto è stato ampiamente studiato e riscontrato.

Con il giusto diapason a 432Hz quali sarebbero le sue potenzialità?

Graham H. Jackson, musicista canadese e studioso di scienza musicale, insegnante di musica presso la Waldorf, la scuola di Rudolf Steiner, parla delle esperienze di Maria Renold, la "sacerdotessa del tuning", pianista e ricercatrice sonica, sugli effetti delle differenti accordature; nel libro Intervalli, Scale e Toni ella racconta delle sue esperienze, consistenti nell'intrattenere i suoi ospiti con concerti nelle due accordature (440 e 432). Ebbene, in vent'anni, con più di 2000 persone intervistate e testate, il 90% preferiva a priori l’accordatura a 432Hz, poiché, a loro dire, la musica li trasportava “in un mondo più intimo, con la sensazione di essere avvolti dalla musica stessa, che sembra scaturire dal centro della stessa stanza”.

Questo consente di identificare il suono prodotto e determinato da una scala equotemporale su un DO 256hz ed un LA 432hz con il “libero tono eterico” citato da Rudolf Steiner in molti dei suoi trattati, una sorta di armonica addizionale che opera in risonanza e simpatia con lo strumento.

 

(Fonte principale:

http://aethernia.altervista.org/432hz/?page_id=35)