LETTERATURA, CINEMA E "MULTIVERSO"

 

 

Uno dei filoni che più si avvalgono della teoria del "multiverso" è il genere ucronico (dal greco οὐ, "non", e χρόνος, "tempo"), che ha in autori come Philip Dick, Paul Anderson e Harry Turtledove tre fra i maggiori rappresentanti. Pur non appartenendo al genere dell'ucronia, va citato anche il romanzo Timeline dello scrittore americano Michael Crichton, in cui una particolare applicazione delle teorie di Everett consente ai protagonisti il viaggio tra universi paralleli.

Anche nell'ambito del fantasy è stato talvolta utilizzato il multiverso, ad esempio nel ciclo del Campione Eterno di Michael Moorcock; anche le vicende raccontate nella trilogia fantasy Queste Oscure Materie di Philip Pullman hanno luogo fra i molti mondi di un multiverso vessato dal dominio di un falso Dio.

Il concetto di multiverso inoltre è abbondantemente utilizzato nei fumetti di supereroi, in particolare da quelli della DC Comics ma anche da quelli della Marvel Comics; anche nei fumetti della Sergio Bonelli Editore, Nathan Never e Dylan Dog (vedere albi nn°43 "Storia Di Nessuno" e 59 "Gente Che Scompare"), viene utilizzata in varie storie la teoria del multiverso.

Il cinema ha ripreso queste tematiche in alcuni film di successo; il film The One del 2001, ad esempio, tratta di universi paralleli dove vivono senza interferenze i 'doppi' di ogni individuo. L'esempio più noto al grosso pubblico è però il famoso e bellissimo film Donnie Darko, anch'esso del 2001 (ma riproposto in versione integrale nel 2004), basato anch'esso sul tema degli universi paralleli e del multiverso; la musica di accompagnamento alla mia tesina è appunto Mad world di Gary Jules, la colonna sonora del film, ascoltabile qui:

 

 

Nel 2009 è uscito anche il sequel, S. Darko. Propongo di seguito, in lingua originale, la scena  in cui il sinistro "coniglio" Frank appare a Donnie al cinema:

 

(Fonti:

http://it.wikipedia.org/wiki/Multiverso

http://bizblog.blog.lastampa.it/il_mio_weblog/2006/01/spazi_di_calabi.html)