Per
"multiverso"
si
intende
un
insieme
di
universi
coesistenti
e
alternativi
al
di
fuori
del
nostro
spaziotempo,
spesso
denominati
dimensioni
parallele,
che
rappresenanto
la possibile
conseguenza
di
alcune
teorie
scientifiche.
Questo
insieme
di
universi
coesistenti
è
previsto
da
varie
teorie,
come
quella
dell'inflazione
eterna
di
Andrej
Dmitrievič
Linde
o
come
quella
secondo
cui
da
ogni
buco
nero
esistente
nascerebbe
un
nuovo
universo,
ipotesi del
fisico
Lee
Smolin.
Le
dimensioni
parallele
sono
contemplate
anche
in
tutti
i
modelli
correlati
al
concetto
di
D-brane,
classe
di
P-brane
inerenti
alla
teoria
delle
stringhe.
la
denominazione
di
"universi
paralleli"
può
indurre
in
errore:
con
essa
infatti non
si
intende
un
insieme
di
universi
affiancati
l'uno
all'altro;
essi
infatti
si
compenetrano,
ma
non
interagiscono
in
alcun
modo
fra
loro.
Il
concetto
di
multiverso
viene
proposto
in
modo
serio
per
la
prima
volta
nella
cosiddetta
"interpretazione
a
molti
mondi"
della
meccanica
quantistica,
teoria
formulata
nel
1957 da
Hugh
Everett
III
nella
sua
tesi
di
dottorato
(The
Many-Worlds
Interpretation
of
Quantum
Mechanics,
abbreviata
in
MWI);
questa
interpretazione
prevede
che
ogni
misura
quantistica
porti
alla
divisione
dell'universo
in
tanti
universi
paralleli
quanti
sono
i
possibili
risultati
dell'operazione
di
misura.
Hugh
Everett
III
nel
1964
La
teoria
del
multiverso
proposta
dalla
MWI
ha
un
parametro
di
tempo
condiviso.
In
molte
delle
sue
formulazioni,
tutti
gli
universi
costituenti
il
multiverso
sono
strutturalmente
identici,
e
possono
esistere
in
stati
diversi
anche
se
possiedono
le
stesse
leggi
fisiche
e
gli
stessi
valori
delle
costanti
fondamentali.
Gli
universi
costituenti
sono non-comunicanti,
nel
senso
che
non
può
esservi
un
transito
di
informazioni
tra
di
essi,
anche
se
nell'ipotesi
di
Everett
potenzialmente
possono
esercitare
un'azione
reciproca.
Altre
interpretazioni
della
teoria
dei molti-mondi
sono
quella
di
Copenhagen
e
quella
cosiddetta
delle
"storie
consistenti".
In
queste
ipotesi,
lo
stato
dell'intero
multiverso
è
correlato
agli
stati
degli
universi
costituiti
dalla
sovrapposizione
quantistica,
ed
è
descritto
da
una
singola
funzione
d'onda
universale.
Simili
a
questa
visione
sono
l'interpretazione
a
molteplici
storie
di
Richard
Feynman
e
quella
di
H.
Dieter
Zeh
a
molte-menti.
L'interpretazione
a
molti
mondi
(Many
Worlds
Interpretation)
non
è
in
grado
di spiegare
l'apparente
universo
antropico, perché
le
costanti
fisiche
di
almeno
una
parte
degli
infiniti
possibili
"mondi"
sono
le
stesse.
L'interpretazione
a
molti
mondi
può,
comunque,
spiegare
l'esistenza
(anche
se
all'apparenza
improbabile)
di
un
pianeta
come
la
Terra
(vedasi
l'ipotesi
detta
"Rare
Earth
hypothesis"):
se
l'interpretazione
a
molti
mondi
fosse
corretta,
allora
esisterebbero
così
tante
copie
del
nostro
universo
che
l'esistenza
di
almeno
un
pianeta
come
la
Terra
non
è sorprendente.
Nella
cosiddetta
teoria
degli
"universi
a
bolla",
invece,
ogni
disco
è
un
universo
a
bolla
con
costanti
fisiche
diverse
da
quelle
degli
altri.
Quest'immagine
illustra
molto
schematicamente
come
il
nostro
universo
possa
essere
solo
uno
tra
molte
(forse
infinite)
bolle:
La
formazione
del
nostro
universo
da
una
"bolla"
del
multiverso
venne
proposta
da
Andrej
Linde.
Questa
teoria
si
inquadra
bene
nella
teoria
ampiamente
accettata
dell'inflazione
cosmica.
Il
concetto
dell'universo
a
bolle
comporta
la
creazione
di
universi
derivanti
dalla
schiuma
quantistica
di
un
"universo
genitore".
Alle
scale
più
piccole
(quantistiche),
la
schiuma
ribolle
a
causa
di
fluttuazioni
di
energia.
Queste
fluttuazioni
possono
creare
piccole
bolle
e
cosiddetti
wormhole.
E' chiamato
wormhole
(in
italiano
letteralmente
"buco
di
verme",
ma
tradotto
in
genere
col
termine
galleria
di
tarlo
o
cunicolo
di
tarlo)
un
ponte
di
Einstein-Rosen
o
cunicolo
spazio-temporale,
cioè
essenzialmente
una
"scorciatoia"
nello
spaziotempo
da
un
punto
dell'universo
a
un
altro,
che
permetterebbe
di
viaggiare
tra
di
essi
più
velocemente
di
quanto
impiegherebbe
la
luce
a
percorrere
la
distanza
attraverso
lo
spazio
normale.
Il
wormhole
viene
spesso
detto
galleria
gravitazionale.
Una
teoria
formulata
dal
fisico
Alexander
Vilenkin afferma
che
il
multiverso
è
formato
da
molti universi,
ognuno
dei
quali
si
trova
eternamente
confinato
in
una
bolla
in
inflazione
eterna
(cioè
in
espansione),
incluso
il
nostro.
In
alcune
zone
di
una
bolla,
la
deformazione
dello
spazio-tempo
è
tale
da
portare
alla
formazione
di
una
nuova
bolla
ed aprire
un
varco
verso
un
nuovo
universo;
dopo
un
certo
periodo,
sempre
per
effetto
della
deformazione,
la
nuova
bolla
si
stacca
e
si
forma
un
universo
del
tutto
indipendente,
senza
alcun
punto
di
collegamento
con
quello
di
partenza.
Inoltre
la
"Teoria
del
Multiverso"
conosce
una
fondamentale
argomentazione
da
parte
del
fisico
David
Deutsch,
uno
dei
massimi
teorizzatori
viventi
della
computazione
quantistica
e
dei
computer
quantistici,
che
prevede
proprio
nella
realizzabilità
di
tali
dispositivi
la
prova
sperimentale
di
una
iper-struttura
cosmologica
detta
appunto
multiverso.
Nel
settembre
del
2007
David
Deutsch
ha
presentato
quella
che
viene
considerata
da
alcuni una
prova
dell'interpretazione
a
molti-mondi
(Breitbart.com, Parallel universes exist - study, Sept 23 2007).
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