13.
Uscire dall'euro sarebbe un disastro
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"So'
uscito dall'euro, figliolo!"
FALSO!
Tornare
alla Lira sarebbe in verità piuttosto semplice
e, con le dovute cautele, non comporterebbe ricadute negative sulla nostra
situazione economica. Come primo passaggio,
il governo dovrebbe ricominciare a tassare in Lire.
Non avendole nessuno, si creerebbe immediato bisogno
di Lire. Lo Stato quindi comincerebbe a pagare cittadini
ed aziende (ad esempio rimborsi di tasse ecc.), dipendenti
e fornitori in Lire, che in tal modo acquisterebbero
subito valore.
È
possibile che in questa fase iniziale la nuova Lira
possa subire una svalutazione, ma sarebbe possibile
anche l’opposto, ossia una rivalutazione. Dipende
tutto dalla domanda. Così è stato
ad esempio per l’Euro. C’è da tener conto anche
del fatto che, in caso di svalutazione, migliorerebbe
la situazione dell'export italiano. In caso di svalutazione
molto accentuata, del 30% ad esempio, lo Stato, riottenuta
la sovranità monetaria, potrebbe comunque bilanciare
la svalutazione con immissione di moneta in favore di
imprese e cittadini.
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14.
Se l'Italia tornasse alla lira farebbe default
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"Che brutto default..."
FALSO!
Uno
Stato in possesso della propria sovranità monetaria
non può tecnicamente mai fallire, in quanto
il potere di emissione di moneta gli permette di onorare
sempre i debiti interni ed esteri.
Con
la nuova Lira ci sarebbe inoltre la possibilità
di attivare politiche monetarie per la piena occupazione.
Lo Stato potrebbe mantenere la stabilità dei
prezzi e controllare l’inflazione, ritirando,
se necessario, la moneta in eccesso attraverso la tassazione.
Se
l’Italia tornasse alla Lira adottando gli opportuni
accorgimenti tecnici (vale a dire: con una Banca Centrale
sottomessa al Governo, che emette moneta "fiat"
non convertibile in oro o in altri beni, senza alcun
ancoraggio a tassi di cambio fissi con altre valute,
con piena libertà di fluttuazione sul mercato),
riacquisirebbe la propria sovranità monetaria,
e il governo si troverebbe nuovamente in una condizione
di forza, perché potrebbe permettersi di
effettuare scelte di politica monetaria in favore dei
propri cittadini e gestire al meglio gli attacchi speculativi
dei mercati di capitali privati.
E
se non ci credete, ascoltate uno che se ne intende:
“Se uno Stato ha moneta propria, un governo non potrà
mai fare bancarotta a causa dei debiti emessi.
Gli Stati Uniti sono sempre in grado di pagare
ogni debito, perché possono sempre stampare moneta
per farlo” (Alan Greenspan, economista statunitense,
ex Governatore della Federal Reserve).1
1)
Intervista rilasciata durante la trasmissione “Meet
the Press” su NBC in data 07/08/2011: http://www.youtube.com/watch?v=-_N0Cwg5iN4
http://www.youtube.com/watch?v=eEKhxdeadk0
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15.
Se usciamo dell'euro i mercati ci puniranno
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"Meglio darsela a gambe..."
FALSO!
Il
problema è mal posto. In realtà non è
che i mercati "puniscano" o "premino":
non hanno proprio una morale. Essi cercano solo di
investire dove vedono l'opportunità di realizzare
profitti e speculazioni.
Oggi
sono i mercati ad investire nell’ideazione e realizzazione
di progetti, idee, ricerca, addossando i costi sociali
di queste attività sulla collettività
(disoccupazione alta, crisi ambientale, globalizzazione
nelle scelte). Se l’Italia, invece, tornasse ad avere
la propria moneta, sarebbe il governo a poter investire
per creare condizioni di piena occupazione e di pieno
stato sociale. Potrebbe regolare l'economia in chiave
democratica, contrastando con efficacia proprio
la dittatura dei mercati, cioè tutte
le distorsioni e gli squilibri causati dai mercati
stessi.
Fonte:
www.scribd.com/doc/106392215/FALSIMITI
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