Restando
sul
piano
storico,
Maria
Maddalena
è rappresentata
anche
nei
Vangeli
canonici
come
un
personaggio molto
importante
nella
vita
di
Gesù:
la
sua
presenza
alla
Crocifissione
e
nella
successiva
visita
alla
tomba
hanno
fatto
ipotizzare ad
alcuni
che
il
suo
ruolo
particolare
derivasse
dall'esserne
la
vedova,
mentre
altri
la
considerano
semplicemente
una
seguace
che
gli
era
stata
molto
vicina
e
che
si
era
assunta
il
compito
di
occuparsene
insieme
alla
madre
Maria.
Chi
sia
in
realtà
Maria
Maddalena
è questione
ben
lungi
dall'essere
risolta:
molto
spesso
ella
viene
confusa
con
la
peccatrice
di
Luca
7,36-50,
secondo
una
tesi
che
nasce
da
un'omelia di
papa
Gregorio
Magno
pronunciata
nel
591
a
Roma
nella basilica
di
San
Clemente:
rimane
abbastanza
oscura
la
ragione
che
portò
Gregorio
ad
inventarsi
di
sana
pianta
questo
accostamento,
che
fa
di
Maria
Maddalena
una
prostituta.
Di
fatto
sia
gli
autori
orientali
prima,
sia
i
protestanti
dopo,
mantennero
sempre
distinte
le
figure
di
Maria
e
della
peccatrice.
La
Chiesa
Romana
Cattolica
nel
Secondo
Concilio
Vaticano
del
1969
ha
negato
il
collegamento
tra
le
due
figure,
che
tuttavia
persiste
nell'immaginario
collettivo
occidentale.
Leonardo
(?)
e
Giampietrino,
Maddalena
discinta,
1515
circa
Un
dubbio
più
fondato
riguarda
l'identificazione
di
Maria
Maddalena
con
Maria
di
Betania,
la
sorella
di
Marta
e
del
risorto
Lazzaro
(Luca
10,38-42
e
Giovanni
1,10),
identificazione
tutt'altro
che
sicura,
anche
se
data
per
scontata
da
molti.
Infine,
nel Medioevo
era
molto
diffusa l’idea che Maria Maddalena fosse una sacerdotessa di sangue
reale e sposa di Gesù; alla diffusione di questa tesi contribuì
certamente
l’arcivescovo di Mayence, Raban Maar (776-856), il
quale,
nella sua opera La vita di
Maria Maddalena, scrive che la madre di Maria Maddalena, Eucharia, era di sangue
reale asmonita, il che faceva di Maddalena una principessa.
Esiste
inoltre
un
gruppo
di
eruditi
revisionisti
che
hanno
suggerito
che
Maria
Maddalena
sia
stata
una
leader
della
prima
Chiesa
e
forse
anche
il
non
meglio
identificato
"discepolo
che
Gesù
amava"
al
quale
è
stato
attribuito
il
quarto
Vangelo,
comunemente
chiamato
Vangelo
di
Giovanni.
La
più
nota
di
questi
studiosi
è
Elaine
Pagels.
Questa
visione
non
ortodossa
della
figura
di
Maria
Maddalena
è
dettagliatamente
esposta
da
Ramon
K.
Jusino
in
Maria
Maddalena,
autrice
del
Quarto
Vangelo?
del
1998,
sulla
base
delle
ricerche
di
Raymond
E.
Brown,
un
erudito
biblico
cattolico
tradizionale.
Ann
Graham
Brock
ha
ribadito
questa
interpretazione
in
Mary Magdalene, The First Apostle:
The Struggle for Authority, Harvard University Press 2003,
dimostrando
che
il
cristianesimo
iniziale
ritrae
l'autorità
rappresentata
o
da
Maria
Maddalena
o
da
Pietro,
ma
non
da
entrambi;
sarebbe
Luca
il
principale
promotore
del
concetto
più
ristretto
di
"apostolo",
rigorosamente
di
genere maschile,
che
ha
sminuito
o
addirittura
negato
il
ruolo
di
Maria
ed
esaltato
quello
di
Pietro.
In
tale
tradizione
Maria
Maddalena
è
sostituita
spesso
da
Maria,
madre
di
Gesù,
una
figura
femminile
che
non
"disturba"
perché
passiva
e
sottomessa
all'autorità
di
Pietro.
Anche
Ki
Longfellow,
nel
suo
racconto
The
Secret
Magdalene
(Eio
Books,
2005),
vede
Maria
non
solo
come
l'autrice
del
Vangelo
di
Giovanni,
ma
come
il "discepolo
che
Gesù
amava".
Non
sarà
fuori
luogo
dedicare
una
riflessione
più
approfondita
a
questa
misteriosa
figura.
Chi
è
il
misterioso
"discepolo
che
Gesù
amava"?
Perché
ne
parla
solo
Giovanni?
E
perché
ne
omette
sistematicamente
il
nome?
La
figura
di
questo
discepolo
compare
più
volte
in
Giovanni,
e
precisamente
in
13.23,
19.26-27,
20.1-10,
21.7
e
21.20-24;
ma
la
circostanza
più
nota
e
significativa
è
quella
che
riguarda
l'ultima
cena,
quando
di
lui
si
dice
che,
all'annuncio
del
tradimento
imminente,
reclinò
il
capo
sul
petto
del
Maestro
(13.23).
A
questo
riguardo
sono
state
formulate
diverse
ipotesi.
Tradizionalmente
il
discepolo
prediletto
è
stato
identificato
con
lo
stesso
autore
del
quarto
vangelo,
Giovanni
figlio
di
Zebedeo
e
fratello
di
Giacomo
"Maggiore".
Ma,
se
così
fosse,
quale
motivo
avrebbe l'autore
di
nasconderci
di
essere
proprio
lui
il
discepolo
prediletto?
Baldassarre
Carrari
il
Giovane,
San
Giovanni
(ca.
1500)
Le
possibili
spiegazioni
proposte
sono
in
sostanza
tre:
1. una
sorta
di
pudore
o
di
ritegno da
parte
di
Giovanni,
che
non
vorrebbe
vantarsi
di
questa
predilezione;
2.
l'occultamento
del
nome
da
parte
di
qualcuno
che
voleva
impedire
di
credere
che
il
vero
leader
del
gruppo
degli
apostoli
fosse
Giovanni,
e
non
Pietro;
3.
il
timore
di
scandalizzare
i
lettori
cristiani,
che
avrebbero
potuto
nutrire
sospetti
sul
rapporto
fra
Gesù
e
Giovanni.
Sono
ipotesi
a
nostro
parere
abbastanza
deboli:
infatti
non
è
mancato
chi
ha
respinto
l'identificazione
di
questo
amato
discepolo
con
Giovanni,
per
proporre
altre
identità.
La
più
interessante
è
quella
di
Lazzaro.
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