Accanto ai Vangeli "canonici"
esistono poi
altri Vangeli, altre narrazioni
della vita e della predicazione
di Gesù, che la Chiesa,
ufficialmente, non riconosce
come appartenenti al Nuovo Testamento
e che tratta con una certa diffidenza:
sono i Vangeli Apocrifi. C'è però
da osservare che, nei decenni
della loro stesura e prima diffusione,
i quattro Vangeli "canonici" non
erano gli unici impiegati
dalle prime comunità
cristiane: anzi, spesso queste
si differenziavano proprio in
base a testi a cui davano maggior
credito. Inoltre alcuni
degli apocrifi sono
antichi quanto i
testi canonici,
o perfino più
antichi. Le stime delle datazioni sono riassunte in questa tabella da Peter Kirby (Early Christian Writings. 2006):
Il
corpus che compone questi testi
è così composto: Vangeli
dell’Infanzia Vangeli della
Predicazione Vangeli della
Passione e della Resurrezione Ciclo di Pilato Assunzione
di Maria Vangeli Gnostici Vangeli dualistici più
altri testi che non sono propriamente
narrazioni della vita di Gesù,
e dunque non
ci sono di alcuna utilità
per ricostruirne
l'identità
storica.
Particolarmente interessanti,
appunto perché
antichissimi, sono
quelli detti
“gnostici” o di Nag Hammadi,
dal nome del villaggio egiziano
presso il quale furono rinvenuti
nel 1945: essi sono databili al I o
II secolo d.C., come i
"canonici". Di grande
interesse
risultano soprattutto
il Vangelo
di Tommaso (fra
i più antichi) e
il Vangelo
di Filippo. Il motivo della
denominazione "gnostici"
deriva dal
fatto che in essi, non si sa
con quanta
volontarietà, traspare il motivo dello
gnosticismo, visibile
secondo molti studiosi
anche nel Vangelo
di Giovanni.
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