L'ASSOLUZIONE DELLA MATERIA: I MONISTI

 

 

Esiste un personaggio che si colloca fuori di tutti gli schemi, ed è Maria, la madre di Gesù Cristo. Al di là della consistenza storica del personaggio, tutto sommato irrilevante in questa prospettiva, ciò che importa è la visione che il cattolicesimo ha di lei e che propone a modello: un modello tutt'altro che banale, anzi, particolarmente complesso.

 

 

La Vergine Annunciata di Antonello da Messina (1474), che ben rispecchia il mistero della figura di Maria

(cliccando sull'immagine è possibile vederla ingrandita)

 

Maria è impossibile da classificare in base a parametri di maschilismo o femminismo: è vergine, quindi esclusa dalla sottomissione al maschio (Giuseppe è posto al suo fianco più come un cavaliere, per proteggerla, che come marito, e nella versione cattolica dei fatti ne rispetta la castità); ed è madre nel senso più pieno del termine, anzi, per così dire, è solo madre: in questo ruolo, totalmente svincolato dal rapporto di dipendenza con il maschio, si esaurisce la sua personalità; il Dio di cui ospita il Figlio è un Dio maschile, ma manifesta per lei il più assoluto rispetto, fino ad assumerla in Cielo con il corpo.

A tutti gli effetti Maria è un paradosso, su cui sarebbe bene riflettere più seriamente. Un interessante approfondimento del problema si trova ad esempio in questo saggio di Giulia Paola Di Nicola e Attilio Danese.