DANTE, LUCIFERO E IL PIANETA VENERE

 

 

E' noto che Dante pone Lucifero, il Principe di tutti i dèmoni (o per meglio dire, cristianamente, demònii), al centro della terra; il suo ombelico corrisponde al centro dell'universo dantesco, che come sappiamo è tolemaico.

Nel XXXIV canto dell'Inferno il poeta, giunto con Virgilio al termine della prima parte del suo viaggio, si trova al cospetto di Satana, raffigurato come un mostro con tre volti e sei ali (com'è tipico dei Serafini) che, immobile al centro della ghiaccia di Cocìto, mastica pensosamente Giuda, Bruto e Cassio e non sembra accorgersi della presenza dei due viandanti, con i quali non interagisce minimamente.

Appigliandosi al busto villoso di Lucifero, e risalendo lungo le sue cosce, Dante e Virgilio si ritrovano nell'emisfero australe, all'interno di una grotta naturale (la "natural burella") attraverso la quale potranno uscire "a riveder le stelle" fra 21 ore (il viaggio nell'Inferno è infatti durato 24 ore dal tramonto nella selva oscura e ne occorreranno altre 21 per risalire verso la superficie terrestre, dal mattino alla notte successiva, con l'arrivo poco prima dell'alba al monte del Purgatorio).

 

 

Gustave Doré, Lucifero al centro della terra, illustrazione per la Divina Commedia (1861-68)

 

Mentre i due riprendono il cammino Dante chiede a Virgilio di dirimergli qualche dubbio, cosa che Virgilio farà puntualmente (vv. 100-126): che fine abbia fatto il ghiaccio, perché Satana sia conficcato sottosopra e come mai in poco tempo il sole abbia fatto il tragitto dalla sera alla mattina di circa dodici ore.

Virgilio inizia la sua spiegazione dicendo a Dante che essi sono nel nuovo emisfero, poiché essi hanno oltrepassato il punto al quale tendono tutti i pesi, ovvero il centro della terra. Il ghiaccio è sparito perché essi ora camminano su una piccola sfera che copre l'altra faccia della Giudecca, dell'ultima zona del lago ghiacciato; riguardo alla terza domanda spiega che quando di là è notte di qua è mattino (man); e che Lucifero, infine, sta esattamente come stava prima.

Spiega quindi perché Lucifero si trovi laggiù: egli, quale angelo ribelle, quando cadde dal cielo sprofondò da questo emisfero a testa all'ingiù, e la terra, per non toccarlo, si nascose sotto al mare, sporgendo tutta dall'altro emisfero e creando la montagna del Purgatorio; il Diavolo rimase conficcato al centro della terra e ciò che gli stava intorno, per fuggire ulteriormente, si spostò fuggendo verso l'emisfero australe, facendo il vuoto attorno a Lucifero.