IL CONCETTO DI δαίμων

 

 

E' appena il caso di ricordare, poi, che in tempi recentissimi il tema è stato riportato potentemente in auge da Dan Brown: proprio Angeli e dèmoni è il titolo di un suo celebre best-seller del 2000, dal quale nel 2009 è stato ricavato anche un film di successo; in esso il concetto del δαίμων viene strettamente collegato con le pratiche occulte (e, ovviamente, inconoscibili) della setta degli Illuminati, in origine società segreta bavarese del XVIII secolo, che nella contemporaneità sembra adombrare diverse società massoniche (la cosiddetta "massoneria deviata"). Queste società segrete, secondo l'opinione di molti, sarebbero di una estrema pericolosità, non solo perché dedite a pratiche sataniche (le loro filiazioni sataniche più note sarebbero la Rosa Rossa e la Croce d'Oro, collegate ad alcuni delitti efferati rimasti inspiegati, ad esempio quelli del "mostro di Firenze", di Erba e di Cogne), ma anche e soprattutto perché riunirebbero fra i loro adepti le famiglie economicamente più potenti - e quindi politicamente più influenti - del mondo (in totale, si dice, diciassette: tredici "ufficiali" e quattro "affiliate", fra cui la famiglia Disney); la loro finalità sarebbe il controllo sulle menti della gente (mind control) attraverso svariati strumenti, principalmente i mass media, il cinema per bambini, la musica pop, la moda e la pubblicità, allo scopo di produrre una regressione intellettuale e morale del genere umano ed assicurarsi così il potere assoluto sul mondo, riducendo gli uomini ad una massa di imbecilli plagiati fin da piccoli (si veda Lady Gaga, i cui video sono disseminati di riferimenti fin troppo trasparenti agli Illuminati: è il caso ad esempio di quello di Paparazzi, che contiene fra l'altro un'evidente allusione alla Disney, attraverso il personaggio di Mickey Mouse).

E', né più né meno, la realizzazione dello scenario distopico delineato già da Ray Bradbury in Fahrenheit 451 e da George Orwell in 1984.

Lady Gaga compie un gesto ricorrente nei suoi video,
allusivo alla setta degli Illuminati
 

In anni recenti anche la filosofia, sia pure "debolmente", è sembrata aprirsi all'accoglimento di questo mistero "psicospirituale" con un testo di Massimo Cacciari (il filosofo più noto come politico ed ex-sindaco di Venezia), L'angelo necessario, in cui però l'autore distingue nettamente l'angelo dal δαίμων: quest'ultimo chiama dall'idea alla forma, e per questo è perentorio; l'angelo chiama invece dalla forma all'idea, e per questo è leggiadro.

Da buon filosofo, Cacciari vede l'oltre solo nell'angelo, mentre da un punto di vista simbolico-contemplativo sono entrambe figure-ponte tra il visibile e l'invisibile, due aspetti di una medesima realtà dello spirito in rapporto all’anima, sia pure polarizzati in senso opposto. Ma non esiste l'uno senza l'altro, fermo restando che è comunque il δαίμων che spinge all’individuazione (il compimento, secondo Jung, del proprio compito nel mondo).

A questo proposito, osserva Baldo Lami, "sarebbe interessante e molto educativo per tutti noi poter rileggere la storia di Gesù come la storia archetipica del soggetto umano in grado di trascendere la sua finitudine grazie alla doppia interlocuzione con l'angelo-δαίμων.

Potrebbe sembrare una cosa riservata solo a pochi "eletti", ma l'esperienza del δαίμων è veramente molto più comune di quel che non si creda": basti pensare che Eros, come si è detto, è considerato da Platone un δαίμων, e dell'amore prima o poi facciamo esperienza tutti, solo che, conclude Lami, "viene poi confinato e riferito soltanto a quello specifico vissuto, oltretutto molto episodico, dell'innamoramento, anziché considerarlo un esempio di trascendenza a variabili infinite nello spazio e nel tempo".

 

Fonti:

Baldo Lami, Breve storia del dàimon, in Letture Contemplative (Rivista di analisi e sintesi psicospirituale) N. 7, Milano 2000;

Roberto Renzetti, Superstizione: angeli, demoni, diavoli e santi;

http://it.wikipedia.org/wiki/Demone