RIMBAUD E VERLAINE: POETI ALL'INFERNO

 

 

Henri Fantin-Latour, Un coin de table, 1872 (Verlaine e Rimbaud sono i primi da sinistra)

Ha solo 17 anni Arthur Rimbaud, quando incontra per la prima volta Paul Verlaine.
È l'agosto del 1871 (anno segnato, in Francia, dall'esperienza della "Comune di Parigi") e il "ragazzo prodigio" (così verrà chiamato più volte il poeta maledetto) ha inviato ad uno dei più grandi poeti dell'epoca alcune sue poesie; sedotto, questo risponde con una lettera, con la quale invita il giovane a raggiungerlo nella capitale.
Qualcosa deve aver profondamente colpito Verlaine che, ventisettenne, scrive allo sconosciuto compositore: "Venite, cara anima grande, vi si chiama, vi si aspetta" ("Venez, chère grande ame, on vous appelle, on vous attend").
A metà settembre Rimbaud è dunque a Parigi, ospite presso la casa dove il poeta vive con i genitori della moglie, Mathilde Mauté de Fleurville; l'arrivo del giovane provoca un grande scandalo all'interno della famiglia, che vede di cattivo occhio l'amicizia del genero con un ragazzo scalmanato, un "dandy" come Arthur.
Tra i due nasce presto una relazione: Verlaine è profondamente colpito dallo charme del ragazzo, mentre quest'ultimo vede nell'omosessualità una tappa della sua ricerca della conoscenza universale.