Non
ho trattato
il Fiscal Compact
nello specifico,
per non andare
troppo nel dettaglio.
E non ho affrontato
la questione
MES, che sarà
oggetto di un'altra
trattazione.
VIII
Ma
quanto detto
finora vi fa
capire il labirinto
di follia in
cui siamo precipitati,
o meglio, in
cui siamo stati
fatti precipitare.
Il
discorso che
ho cercato di
fare non si
è limitato
al devastante
funzionamento
dell’euro, che
ha significato
l’estinzione
di ogni barlume
di sovranità
monetaria, e
un potere inconcepibile
dato ad un banca
sovranazionale
(B.C.E.) non
sottoposta ad
alcun potere
di controllo
e di influenza.
Era fondamentale
ricostruire
per sommi capi
il mosaico
in cui questo
è avvenuto.
E gli ulteriori
interventi,
vedi Fiscal
Compact, che
stanno accentuando
le situazioni
di crisi economica,
procurando ulteriore
impoverimento,
accelerando
la perdita dei
baluardi di
sovranità
rimasti e provocando
l’ulteriore
concentramento
del potere nelle
mani di tecnocrati,
burocrati, banchieri
non eletti da
nessuno, prefigurano
un vero e proprio
progetto oligarchico.
La
tattica sembra
essere stata
quella del "movimento
graduale", senza
fare comprendere
da subito, alle
popolazioni
europee, il
vero senso delle
scelte che sarebbero
state poste
in essere, e
le loro conseguenze.
Una pratica
della menzogna,
portata avanti,
decennio dopo
decennio, fino
a quando la
situazione sarebbe
stata sostanzialmente
irrecuperabile.
E quando i popoli
hanno votato
con referendum
per impedire
un ulteriore
accentramento
del potere (vedi
i referendum
in Francia e
Olanda nel 2005
che hanno bocciato
la Costituzione
Europea), si
è ignorata
la volontà
popolare e si
è fatto
in modo di trovare
uno stratagemma
per imporre
l’esito voluto.
Ma
di tutto questo
non si è
mai veramente
parlato, se
non da parte
di poche e inascoltate
persone.
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I
nostri
giornalisti
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In
Italia ci siamo
concentrati
a vedere il
male assoluto
in Berlusconi
e nel suo regime
mediatico e
nella mafia
e nella corruzione
delle caste
politiche. Cose
pessime e dannosissime,
ma che neanche
sfiorano l’impatto
che sull’economia
e la vita delle
persone ha Il
Vero Potere.
Un Potere che,
sostiene Paolo
Barnard, avrebbe
sottratto all’Italia,
tra il 2007
e il 2010, 457
miliardi di
euro. Oltre
a prosciugare,
progressivamente,
ogni contenuto
“reale” della
parola “democrazia”.
Adesso
possiamo riprendere
tutto il discorso
fatto in
questa “puntata”
della nostra
narrazione,
comprendendo
anche le acquisizioni
di quella precedente;
e fissare i
seguenti punti
esplicativi:
I
- Nei
decenni (prima
ancora dell’eurozona),
i Paesi hanno
visto l’incremento
costante del
loro debito
pubblico. Un
incremento collegato
ad avere nei
secoli rinunciato
alla creazione
diretta della
propria massa
monetaria, evitando
quindi la creazione
di deficit e
degli interessi
sul debito,
e consegnando
invece il potere
di creazione
del denaro alle
proprie banche
centrali. Col
risultato che,
attraverso la
pratica dei
titoli di Stato,
ogni ammontare
di denaro che
era speso dagli
Stati era conteggiato
come debito,
debito ad interessi
crescenti. Questo
dovrebbe porre
serie riflessioni
sulla stessa
idea di debito
pubblico, con
la quale viene
ricompresa ogni
spesa statale.
E tenere presente
che non era
inevitabile
che fosse così.
Non lo sarebbe
stato se lo
Stato avesse
creato direttamente
la propria massa
monetaria, senza
farsela creare
dal sistema
bancario, che,
va ricordato,
la crea dal
nulla.
II
- Nonostante
questo, molti
Paesi - come
l’Italia - avevano
una disciplina
dell’emissione
monetaria e
dei rapporti
economici e
bancari che
permetteva loro
di avere una
qualche forma
di controllo
ed influenza
sulla moneta
nazionale e
sulla propria
Banca Centrale,
e di potere,
nei fatti, spendere
come ritenevano
opportuno. Questo
produceva comunque
deficit di bilancio
e debito pubblico.
Ma questo debito
non veniva visto
come particolarmente
pericoloso,
perché
era considerato
quasi un debito
con se stessi.
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