II.
I BILANCI SETTORIALI
LE
"TRE SCATOLE"
DELLA VITA ECONOMICA
Al
Capitano, che non
ha studiato economia,
sfuggono alcuni
meccanismi fondamentali
dell'approvvigionamento
di denaro di uno
Stato: non solo
non è in
grado di distinguere
tra Stati a moneta sovrana
e Stati senza moneta
sovrana, ma
non ha ben compreso
la questione essenziale
dei bilanci
settoriali;
altrimenti non avrebbe
certo consigliato
agli isolani di
ricorrere all'export
per procurarsi il
denaro necessario
ai privati.
Come
abbiamo già
accennato, tre
e solo tre sono
i settori da cui
può provenire
l'approvvigionamento
di denaro necessario per
uno Stato: il settore
pubblico, il
settore privato
ed il settore
estero.
Questi
tre settori sono
intercomunicanti,
e fra di essi avviene
un continuo scambio
di denaro:
Essi
però non
sono affatto equivalenti:
infatti, come sappiamo,
solo il settore
pubblico e quello
estero possono introdurre
in circolo nuova
moneta, mentre il
settore privato
non può (nessun
privato può
stampare moneta).
Una
ben nota equazione
macroeconomica di
base, fatta propria dal
modello dei Bilanci
settoriali di
Wynne Godley, postula
che:
BILANCIO
INTERNO PRIVATO
+ BILANCIO INTERNO
GOVERNATIVO + BILANCIO
ESTERO = 0
Inoltre,
poiché:
- bilancio interno
privato = Investimenti
meno Risparmi (I
- S)
- bilancio
interno
governativo = Spesa
pubblica meno Tasse
(G - T)
- bilancio
estero = Esportazioni
meno Importazioni
(X - M)
l'equazione può
essere riscritta
così:
(I - S) + (G - T) + (X - M) = 0
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