KEYNES
E IL KEYNESISMO
"Ma
chi le ha messo
in testa queste fess...
idee così
brillanti,
capo?" "Ho
studiato, Scarpa!
Ho studiato i sacri
testi."
"Me
ne congratulo. Solo,
potrebbe essere
un po' più
esplicito?"
"Ho
trovato in un vecchio
baule
in soffitta un corso
accelerato di economia
keynesiana."
"Economia
che?" "Key-ne-sia-na,
da Keynes."
"Ah.
E il fatto che fosse
in un vecchio baule
in soffitta le dice
niente, Capitano?"
"Mi
dice moltissimo,
invece. John Maynard Keynes è stato uno dei
giganti dell’economia, ma a partire dagli anni Ottanta l'influenza della scuola monetarista di Chicago l'ha fatto
praticamente sparire
dalle università
e dagli studi di economia."
"Prendo
atto, Capitano.
Chiamo
subito i picciotti: dobbiamo cercare il capo dei monetaristi di
Chicago e farlo fuori?"
"No,
ti ringrazio, anche
perché il
capo, Milton
Friedman, è
già morto. Ad
ogni modo, il New
Deal
è il
piano di riforme
economiche e sociali
varato dal
presidente americano
Franklin Delano
Roosevelt fra
il 1933 e il 1937,
proprio seguendo
le teorie di Keynes,
per tentare risollevare
il Paese dalla grande
depressione che
aveva travolto gli
Stati Uniti d'America
a partire dal 1929,
anno del Big Crash."
"E ci
riuscì, a
risollevarlo?" "Sì,
ci riuscì:
e questo proprio
grazie all'incremento
della spesa pubblica.
Gli diedero del
pazzo, cercarono
di fermarlo in tutti
i modi, ma
alla fine ebbe ragione
lui."
"Con
rispetto parlando,
Capitano, non è
che si possa paragonare
quest'isola agli
Stati Uniti; e parlare
di Big Crash per
le lumache del signor
Biagio mi pare un
po' azzardato."
"Non
importa, Scarpa,
non importa! Il
modello funziona
a qualsiasi livello,
ne sono sicuro.
L'hanno applicato
anche in Argentina
dopo la bancarotta
del 2001 e ha funzionato
lo stesso. E poi
le teorie di Keynes
sono tornate di
moda negli ultimi
tempi con la Modern
Money Theory (MMT),
e tu lo sai che
io sono un tipo
al passo con i tempi.
Perciò non
sento ragioni: da
domani si cambia
rotta e si incomincia
a spendere a deficit!"
"Agli
ordini, Capitano:
ognuno è
libero di impiccarsi
con la corda che
preferisce."
Detto
fatto, il Capitano
si mette a spendere
per gli isolani: nonostante
l'incredulità
di Scarpa,
pian piano l'economia
dell'isola si rimette
in moto, e gli
abitanti, sollevati,
accettano nuovamente
di buon
grado il suo potere:
è vero che
non sono più
liberi come una
volta, ma almeno
possono contare
sui servizi
essenziali e
riescono a mettere
da parte un po'
di denaro per le
loro spese.
La vita
ricomincia a scorrere
normale nell'isola:
il venerdì
sera si radunano di nuovo
tutti a giocare
a briscola da Biagio,
che ha ritrovato
il buonumore grazie
al fatto che le
sue lumache scoppiano
di salute:
il mangime regalatogli
dal Capitano è
di ottima marca
e non contiene OGM.
E
il
Capitano non sogna
più coccodrilli.
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