Dante
Gabriel Rossetti ritratto
di Elizabeth Siddal, 1850
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Elizabeth Eleanor Siddal
(Londra, 25 luglio 1829 –
Londra, 11 febbraio 1862), detta
Lizzie, pittrice e scrittrice, fu
la modella preferita dei Preraffaelliti:
la sua bellezza severa e spirituale
incarnava la loro
idea di femminilità,
ispirata al Dolce Stil Novo.
Il suo carattere
era tuttavia forte e deciso, ben diverso
da quello che traspare dai dipinti
che la ritraggono. Posò
anche per William Holman Hunt
e John Everett Millais, ma divenne
la modella fissa di Dante Gabriel
Rossetti, di cui si innamorò
perdutamente e con il quale iniziò
una tormentata relazione. Di
salute cagionevole,
minata da una grave bronchite
contratta mentre posava per
"Ofelia morta" di
Millais, e soggetta a crisi
melanconiche, iniziò
a fare uso di laudano, sostanza
medicinale che veniva
usata anche come droga. Contribuì
a destabilizzare il suo
equilibrio psichico il
fatto che Rossetti non si decidesse
a chiederla in sposa:
temeva infatti il giudizio dei propri familiari, perché la Siddal
era di umili origini. Elizabeth,
convinta
che una rivale più giovane
l'avesse soppiantata
nel cuore del pittore, cadde
in depressione. Nel 1855
il critico
John Ruskin, grande ammiratore
delle opere artistiche prodotte
dalla Siddal, rendendosi conto
dello stato di forte disagio
della donna, scrisse a Rossetti
una lettera esortandolo a non
rimandare oltre il matrimonio. Rossetti
tuttavia continuò a fissare
e disdire la data delle nozze,
causando in lei ulteriori tensioni
emotive che la spinsero a
ricorrere sempre più
spesso al laudano. Nel 1860
andò in overdose per
la prima volta. Quello stesso
anno Rossetti sposò finalmente
Elizabeth, ma ormai
era troppo tardi: la sua salute psichica era irrimediabilmente
compromessa.
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Il colpo
di grazia per la donna fu il
dare alla luce una bambina nata
morta, nel 1861. Un mese dopo, invece, Jane Morris partorì una bambina: Jane,
moglie di William Morris, altro importante pittore della confraternita
preraffaellita,
era da tempo modella e amante di Rossetti, e non era la prima divagazione sentimentale
del pittore: infatti egli aveva
già da tempo una relazione
con la sua domestica, Fanny
Cornforth (non si sa se
Elizabeth ne fosse al corrente).
Sono queste le
tre donne della sua vita,
oltre che le muse ispiratrici
della sua pittura. In ogni
caso Elizabeth non resse a questo
ennesimo dolore. Poco tempo
dopo il marito la
trovò morta nel letto, uccisa da
un'overdose di laudano.
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