Lunedì
sera [29 aprile
1895], Carcere
di S.M., Holloway
Mio
carissimo ragazzo,
questo
è per
assicurarti
del mio amore
immortale, eterno
per te.
Domani sarà
tutto finito.
Se la prigione
e il disonore
saranno il mio
destino,
pensa che il
mio amore per
te e questa
idea, questa
convinzione
ancora più
divina, che
tu a tua volta
mi ami, mi sosterranno
nella mia infelicità
e mi renderanno
capace, spero,
di sopportare
il mio dolore
con ogni pazienza.
Poiché
la speranza,
anzi, la certezza,
di incontrarti
di nuovo in
un altro mondo
è la
meta e l'incoraggiamento
della mia vita
attuale, ah!
debbo continuare
a vivere in
questo mondo,
per questa ragione. Il
caro *** mi
è venuto
a trovare oggi.
Gli ho dato
parecchi messaggi
per te. Mi ha
detto una cosa
che mi ha rassicurato:
che a mia madre
non mancherà
mai niente.
Ho sempre provveduto
io al suo mantenimento,
e il pensiero
che avrebbe
potuto soffrire
delle privazioni
mi rendeva infelice. Quanto
a te (grazioso
ragazzo dal
cuore degno
di un Cristo),
quanto a te,
ti prego, non
appena avrai
fatto tutto
quello che puoi
fare, parti
per l'Italia
e riconquista
la tua calma,
e componi quelle
belle poesie
che sai fare
tu, con quella
grazia così
strana. Non
esporti all'Inghilterra
per nessuna
ragione al mondo.
Se un giorno,
a Corfù
o in qualche
isola incantata,
ci fosse una
casetta dove
potessimo vivere
insieme, oh!
la vita sarebbe
più dolce
di quanto sia
stata mai.
Il
tuo amore ha
ali larghe ed
è forte,
il tuo amore
mi giunge attraverso
le sbarre della
mia prigione
e mi conforta,
il tuo amore
è la
luce di tutte
le mie ore.
Se il fato ci
sarà
avverso, coloro
che non sanno
cos'è
l'amore scriveranno,
lo so, che ho
avuto una cattiva
influenza sulla
tua vita. Se
ciò avverrà,
tu scriverai,
tu dirai a tua
volta che non
è vero.
Il nostro
amore è
sempre stato
bello e nobile,
e se io sono
stato il bersaglio
di una terribile
tragedia, è
perchè
la natura di
quell'amore
non è
stata compresa. Nella
tua lettera
di stamattina
tu dici una
cosa che mi
dà coraggio.
Debbo ricordarla.
Scrivi che è
mio dovere verso
di te e verso
me stesso vivere,
malgrado tutto.
Credo sia vero.
Ci proverò
e lo farò.
Voglio che tu
tenga informato
Mr Humphreys
dei tuoi spostamenti
così
che quando viene
mi possa dire
cosa fai. Credo
che gli avvocati
possano vedere
i detenuti con
una certa frequenza.
Così
potrò
comunicare con
te. Sono
così
felice che tu
sia partito!
So cosa deve
esserti costato.
Per me sarebbe
stato un tormento
pensarti in
Inghilterra
mentre il tuo
nome veniva
fatto in tribunale.
Spero tu abbia
copie di tutti
i miei libri.
I miei sono
stati tutti
venduti. Tendo
le mani verso
di te. Oh! possa
io vivere per
toccare i tuoi
capelli e le
tue mani. Credo
che il tuo amore
veglierà
sulla mia vita.
Se dovessi
morire, voglio
che tu viva
una vita dolce
e pacifica in
qualche luogo
fra fiori, quadri,
libri, e moltissimo
lavoro. Cerca
di farmi avere
tue notizie. Ti
scrivo questa
lettera in mezzo
a grandi sofferenze;
la lunga giornata
in tribunale
mi ha spossato.
Carissimo ragazzo,
dolcissimo fra
tutti i giovani,
amatissimo e
più amabile.
Oh! aspettami!
aspettami! io
sono ora, come
sempre dal giorno
in cui ci siamo
conosciuti,
devotamente
il tuo, con
un amore immortale
Oscar
[Oscar
Wilde, Per
sempre tuo.
Le lettere di
Oscar Wilde
a lord Alfred
Douglas,
ed. Greco e
Greco, 2003].
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