I Preraffaelliti
Il movimento
preraffaellita è una corrente artistica della pittura vittoriana (XIX
secolo) nata
nel settembre
del 1848,
sviluppatasi
ed esauritasi
in Gran Bretagna.
Ascrivibile
alla corrente
del simbolismo,
può essere
definito - insieme
al raffinato
simbolismo di
Klimt ed alle
forme del liberty
- una trasposizione
pittorica del
decadentismo.
Tra i suoi esponenti
principali Dante
Gabriel Rossetti,
William
Hunt, Ford
Madox Brown,
John
Everett Millais,
William
Morris,
Edward
Burne-Jones
ed il tardivo
John
William Waterhouse:
per ciascuno
di essi ho riportato
un'opera famosa,
visibile cliccando
sui nomi degli
autori.
Il
movimento nacque
per rispondere
all'esigenza
di un
ritorno ad un'arte ispirata alla natura, prendendo come riferimento
essenziale i pittori precedenti a Raffaello (soprattutto Giotto, Gentile da
Fabriano, Beato Angelico, Perugino), come il nome stesso dichiara.
I
suoi
esponenti
ripudiarono Raffaello come colui che in nome della «bellezza» aveva tradito
la «verità», e si spinsero fino a vagheggiare un ritorno all'"età di
mezzo" o Medioevo, pur di sopprimere quell'insopportabile manierismo col quale ben
si estrinsecava il piatto estro artistico della nascente classe
borghese. Di conseguenza, la Confraternita dei Preraffaelliti (Pre-Raphaelite Brotherhood),
definizione
coniata
da Rossetti,
si
opponeva alla perbenista e soffocante società vittoriana, che pretendeva
di applicare meccanicamente e ripetitivamente modelli privi di spontaneità e intrisi di ipocrisia. Dalla pittura medioevale vennero recuperate ed esaltate la
brillantezza dei colori, l'attenzione ai particolari naturali, una
semplicità più apparente che reale. In realtà lo spirito
che
anima
l'arte
preraffaellita
è
completamente
"moderno":
l'immaginario preraffaellita
esprime, in uno stile pittorico arcaico e naturalistico, un misto di romanticismo,
inquietudine interiore, mondo onirico,
estetismo raffinato, privilegiando la decorazione pre-Liberty.
Conservatrice
perciò nella tecnica pittorica e sotto il profilo formale, ma riformista negli esiti, la
Confraternita
si
mosse
sul
duplice
binario
dell'evasione,
vagheggiando
la
fuga dalla
realtà
in
un
Medioevo
di
sogno,
e
dell'impegno
sociale
a
favore
di
una
società più
giusta;
essa
mosse una crociata in favore
di un ritorno etico al primitivismo, ma mantenne sempre un'attenzione
particolare verso i grandi contenuti della modernità - nei confronti
dei quali nutrì, costantemente, l'ambiguo sentimento
dell'attrazione-repulsione - e produsse cambiamenti epocali in fatto di
tendenze.
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Dante
Gabriel
Rossetti,
Sancta
Lilias,
1874
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E'
quindi sbagliato
sottovalutare
la portata del
movimento,
considerandolo,
come spesso
accade nei libri
di testo, una
specie di leziosa
riproposizione di
moduli pittorici
arcaici e superati:
esso fu ben
altro, e la
scelta formale
passatista -
peraltro portatrice
essa stessa
di un ben preciso
significato
- non deve
trarre in inganno.
(Fonti:
http://paduaresearch.cab.unipd.it/2059/
www.girodivite.it/antenati/xixsec/_morrisw.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Preraffaelliti)
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