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I CATARI
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Sulla
vicenda dello
sterminio dei
Catari, poco
studiata a scuola
e poco conosciuta
in generale
in Italia, esiste
un bellissimo
documentario
trasmesso
dall'emittente
televisiva La7
nel corso
di
un'intera puntata
di Atlantide.
Non è
dato sapere
quando sia andata
in onda questa
puntata e tutti
i video sono
spariti perfino
dal sito di
La7. Grazie
alla buona volontà
di qualche utente
che li aveva
registrati,
comunque, i 6 video
relativi a questa
puntata
sono tornati
in rete: li
ho riuniti in
un'apposita
sezione e sono visibili
qui. Per
chiarire bene
gli aspetti
dottrinali di
questa eresia,
riporto
di seguito un saggio di Raniero
Orioli (Medievalista e membro
dell'Accademia
dei Lincei) apparso l'8
gennaio 2008 sul sito di
Ariannaeditrice
dal significativo titolo
Gli eretici
"perfetti": i
Catari.
"Portatore,
a differenza di precedenti
forme ereticali, di un’ideologia
“forte”, il Catarismo si
presenta sul finire del
XII secolo come movimento
organicamente strutturato
e dotato di una propria
gerarchia e liturgia, nonché
in grado di rispondere a
quelle esigenze di coerenza
evangelica avvertite da
tempo nell’Europa medievale.
Ciò spiega il consenso
riscosso dal Catarismo presso
la popolazione, in tutti
i livelli sociali, e contemporaneamente
la violenta reazione ispirata
dalla Chiesa. Nel 1167 a
Saint Félix de Caraman,
una località della
Francia meridionale nei
pressi di Tolosa, si diedero
appuntamento i maggiori
esponenti dell'eresia catara.
Scopo della riunione era
l'organizzazione del movimento
attraverso la creazione
di nuovi vescovi e la definizione
dei confini territoriali
dell'istituenda diocesi
di Carcassona [l'odierna
Carcassonne, splendida città
che possiamo ammirare anche in
questo
video].
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La
meravigliosa,
fiabesca Carcassonne
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Era presente
«papa» Niquinta
o Niceta della chiesa di
Dragovitza, proveniente
dai Balcani o da Bisanzio.
Un episodio, questo di St.
Félix, che palesa l'esistenza,
nella seconda metà
del XII secolo, di un'organizzazione
strutturalmente definita,
di rapporti e contatti con
il cristianesimo e le chiese
orientali, ma soprattutto
- al di là delle
significative conseguenze
che questo «concilio»
avrà nell'evoluzione
dell'eresia - in stridente
contrasto con il quasi assoluto
silenzio delle fonti di
parte cattolica. In quel
1167, infatti, in Italia
raggiungeva l'acme il contrasto
tra i Comuni e il Barbarossa
e nel nord si dava vita
alla Lega Lombarda e l'imperatore
tedesco si vedeva costretto,
a causa dell'epidemia dissenterica
che aveva colpito il suo
esercito alle porte di Roma,
a ridimensionare la progettata
aspirazione di far valere
la propria supremazia sul
papa e sui Comuni della
ricca Lombardia. Le due
massime autorità
del modo occidentale - il
Papato e l'Impero - erano
dunque troppo indaffarate
a tutelare i propri interessi
per rendersi conto di quale
pericolo si stesse diffondendo
nella cristianità.
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L'odierna
Saint-Félix-Lauragais,
anticamente
chiamata Saint Félix de Caraman
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