UNO, NESSUNO, CENTOMILA DORIAN

 

 

Dorian Gray e l'arte figurativa

 

E' lecito domandarsi, infine, quanto sia importante l'arte figurativa per la comprensione della figura di Dorian Gray.

A detta di Tyson l'impressionismo ha giocato un ruolo decisivo: "il diffuso impressionismo del romanzo afferma la superiorità della percezione soggettiva ed enfatizza l'enorme importanza della prospettiva nell'esperienza del colore" (Tyson, 103).

Di gran lunga superiore però, a mio parere, è l'influsso del coevo liberty.
Stilisticamente il romanzo è ossessionato da superfici, sensazioni ed impressioni, in accordo con i preziosi ricami del tessuto descrittivo e i dialoghi ariosi ed epigrammatici. Talora lo stile è saturo come una stanza piena di antichi bric-à-brac, ma ci si muove attraverso la stanza velocemente, prima che l'impressione diventi tediosa. In questo senso il libro è un prodotto di un'epoca materialista, di una cultura mercificata; i suoi intenti decadenti sono realizzati in uno stile decorativo: non a caso uno dei principali esponenti del movimento liberty, Aubrey Beardsley, sarà autore delle illustrazioni per la Salomè di Wilde.

Aubrey Beardsley, Of A Neophyte And How The Black Art Was Revealed Unto Him By The Fiend Asamuel, 1893

Dorian, Lord Henry e Basil abitano un mondo liberty, fatto di artifici, finzioni e atteggiamenti, un mondo di eleganti decorativismi in cui, ancora una volta, quello che conta è la forma, l'apparenza, la superficie, mentre l'interiorità dell'uomo è accantonata come una ridicola ineleganza, qualcosa di "impresentabile".

Questa "illusione liberty" di poter vivere della/sulla superficie, senza mai scendere nel profondo di se stessi, confinando in soffitta le proprie brutture interiori (di questo appunto è simbolo il ritratto), coltivando solo la bellezza esteriore e la cosiddetta eleganza, è un ulteriore incentivo alla disgregazione dell'io, che fa sì che davvero si possa concludere, pirandellianamente, che Dorian è "uno, nessuno e centomila", una maschera vuota dietro la quale c'è il nulla.

 

 

(Fonti:

notearama.blogspot.com

www.psicolinea.it

www.universonline.it)