GLI U.S.A. E LA BOMBA "A": QUANDO L'IRONIA SCONFINA IN ὕβρις

 

 

Se il nazismo è un fenomeno essenzialmente "tragico", in cui tutto si svolge all'insegna della più tremenda serietà, ciò che al contrario colpisce nell'atteggiamento statunitense nei confronti della guerra è l'atmosfera scherzosa, quasi goliardica con cui gli USA sembrano affrontare le vicende belliche, in particolare durante la seconda guerra mondiale.

Come sappiamo, l'ironia è sempre connessa con un senso di superiorità intellettuale, che esclude emozioni e sentimenti e crea una inevitabile intercapedine di distacco rispetto agli oggetti di cui si ride, impedendo che si crei qualsiasi empatia con la sofferenza altrui. Forse questo è in qualche modo necessario per poter agire con la necessaria freddezza, ed inoltre probabilmente lo scherno nei confronti degli avversari fa parte delle "esibizioni di muscoli" che sono tipiche delle competizioni e delle guerre e che servono anche a tenere alto il morale delle truppe; tuttavia, nel caso di carneficine come quelle di Hiroshima e Nagasaki, sentirsi "superiori" e indifferenti fino a scherzarci su è indice di vero e proprio disprezzo nei confronti della vita altrui. I Greci avrebbero qualificato questo atteggiamento come intollerabile arroganza,  ὕβρις.

Inutile tentare di giustificare tutto questo con la necessità di porre fine al più presto al conflitto, alla follia nazista ed alla resistenza giapponese, come da sempre fa la storiografia "allineata" con la propaganda filoamericana: la motivazione non regge.

Cito dal blog di "Lameduck": «"Muso giallo" (in inglese "gook") era l'appellativo con il quale venivano chiamati negli Stati Uniti i giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale e che abbiamo conosciuto attraverso i film americani di guerra: "ok, ragazzi, portiamo questo baby a fottere quei dannati musi gialli e torniamo a casa".

 

 

"Go Ahead, Please - Take Day Off!" ("Va' avanti così, perdi tempo!"):

è l'ironico invito rivolto da un giapponese agli statunitensi

in un famoso manifesto americano di propaganda anti-giapponese del 1941-1945.

Creatore: Office for Emergency Management

 

Lo stesso appellativo razzista era servito in precedenza per altri "gialli" come i cinesi che a migliaia avevano costruito le ferrovie dell'Ovest a mani nude e in seguito per coreani e vietnamiti, i nemici della ventennale guerra indocinese. I cittadini americani di origine giapponese, in seguito all'attacco di Pearl Harbor, furono rinchiusi in campi di concentramento e privati dei fondamentali diritti civili solo perchè appartenenti alla stessa etnia di chi aveva dichiarato guerra agli Stati Uniti. La Guantanamo di allora, in pratica, e su ancor più larga scala.

L'attacco di Pearl Harbor, tra l'altro, non fu poi così proditorio come si è sempre creduto. Tra il 2000 e il 2001 uscirono diversi libri di storici che raccontavano come l'attacco fosse stato non solo previsto ma in qualche modo incoraggiato o "lasciato accadere" dalle autorità americane, in modo da avere un pretesto per entrare a tutto campo in guerra e bypassare il tradizionale isolazionismo e non interventismo del popolo americano. Sembra incredibile ma se fosse per il popolo americano gli Stati Uniti sarebbero il paese più pacifista del mondo.