La Salomè
di Oscar Wilde
è un dramma
in atto unico
dedicato a Pierre
Louÿs e scritto
in lingua
francese appositamente
per l'attrice Sarah
Bernhardt, la quale
però non
interpretò
mai il personaggio
sulla scena. Fu
pubblicato nel 1893
con le celebri illustrazioni
liberty di Aubrey
Beardsley: la traduzione
in lingua inglese
venne affidata all'amante
di Oscar Wilde,
Lord Alfred Douglas
(detto Bosie o Bosey),
ma il ragazzo non
si rivelò
all'altezza del
compito. Benché
la sua traduzione
sia stata sostituita
con una di autore ignoto,
nella prima edizione
Wilde cavallerescamente volle che la
dedica fosse comunque
"A
Lord Alfred Douglas,
traduttore della
mia commedia". La
trama del dramma
è la seguente: Erode
Antipa, che convive
con la ex moglie
del fratello Filippo,
Erodiade,
ed è invaghito
della figlia di lei,
la bellissima Salomè,
ha organizzato un
banchetto invitandovi ospiti
giudei, romani,
egiziani. L'opera
si apre sulla
terrazza del
palazzo, dove due
soldati discutono
sulla bellezza della
luna e della principessa
Salomè. Il
tetrarca Erode ha
fatto rinchiudere
Iokanaan
(= Giovanni Battista) in
una grande cisterna
al centro del salone,
spaventato dalle
sue profezie sull'avvento
del Messia e dalle
sue accuse
contro la corruzione
che regna a corte. Salomè,
infastidita dalle
attenzioni di Erode
e attratta
da Iokanaan,
chiede alle guardie
di potergli
parlare. Iokanaan
esce dalla cisterna
proferendo parole
di sdegno contro
Erode ed Erodiade,
ma Salomè
rimane affascinata
dall'uomo, tanto
che gli rivela il
suo desiderio di
baciarlo: «Bacerò
la tua bocca, Iokanaan;
bacerò la
tua bocca».
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Oscar
Wilde in un celebre
ritratto
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Iokanaan
è del tutto
indifferente alle
profferte erotiche
della ragazza, mentre
il capitano
delle guardie,
segretamente innamorato
di Salomè,
addirittura si uccide
dopo avere sentito queste parole. Giungono
sulla terrazza Erode
ed Erodiade; Erode
continua ad infastidire
Salomè, mentre
Iokanaan denuncia
la dissolutezza di
Erodiade, la quale, sdegnata,
si rende conto che
Erode è troppo
preso dalla bellezza
di Salomè
per pensare a difenderla.
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