John Titor è un sedicente crononauta
(viaggiatore
nel tempo) che si è fatto conoscere pubblicamente attraverso alcuni
forum di Internet ad accesso libero.
A suo dire,
dal Large Hadron Collider (LHC, grande collisore di adroni)
di Ginevra
dovrebbero nascere le microsingolarità che sarebbero alla
base della tecnologia dei viaggi nel tempo.
Ma cosa sta realmente succedendo a
Ginevra?
Gli americani dicono “the devil is in the details” che in
italiano vuol dire che il diavolo abita nei dettagli; ma c'è chi aggiunge
che anche Dio, per
la verità, non se la cava male quando si dà da fare. Vediamo in
che senso.
L’LHC è
l’acceleratore di particelle costruito presso il Cern di Ginevra, il
più grande e il più potente mai costruito dall’uomo, lungo 27
chilometri a 100 metri al di sotto della superficie, immerso nel vuoto
assoluto a -271° di temperatura, è costato ai contribuenti europei
cinque miliardi di euro e dovrebbe confermare l’esistenza del Bosone di
Higgs detto anche la Particella di Dio, che fornisce la massa alla
materia del multiverso e simula il Big Bang.
Il
Bosone di Higgs
è la
particella ipotizzata
dal fisico teorico
scozzese P.W.
Higgs, docente
dell'Università
di Edimburgo,
che ha elaborato
la teoria del
campo scalare
che prende il
suo nome (campo
di Higgs) e
la cui particella
mediatrice,
attivamente
ricercata presso
i laboratori
del CERN, gli
unici in grado
di produrla,
è detta
appunto particella
o bosone di
Higgs.
Grazie
a questa particella
fondamentale
le particelle,
originariamente
tutte con massa
nulla, acquisterebbero
ognuna la propria
massa. Il
bosone di Higgs
darebbe coerenza
matematica al
Modello Standard,
la teoria che
descrive le
particelle fondamentali
e le forze attraverso
le quali interagiscono.
Alcuni
modelli atomici
All'origine
della teoria
di Higgs c'è
la constatazione
che le particelle
posseggono un'amplissima
varietà
di masse, dalla
più piccola
(la massa dell'elettrone)
alla più
grande, cioè
la massa del
quarktop (pari
a circa 200.000
volte quella
dell'elettrone).
I valori delle
diverse masse
non sembrano
avere una relazione
fra loro; non
solo, ma la
versione più
semplice del
Modello Standard
richiede che
tutte le particelle
abbiano massa
pari a zero.
Il
campo di Higgs
è stato
introdotto per
conciliare queste
due esigenze.
Higgs ha proposto
che tutto lo
spazio-tempo
sia permeato
da un campo,
il campo di
Higgs, simile
per alcuni versi
a un campo elettromagnetico.
Quando le particelle
si muovono nello
spazio-tempo
si muovono anche
nel campo di
Higgs e, interagendo
con esso, acquisiscono
una massa. Più
è grande
l'interazione
delle particelle
con il campo
e più
la massa acquisita
è grande.
Questa interazione
può essere
considerata
simile all'azione
di forze viscose
che agiscono
su particelle
che si muovono
in un liquido
denso: più
è grande
l'interazione
con il liquido
e maggiore sembra
essere la loro
massa, dato
che la massa
può essere
vista anche
come la resistenza
alle variazioni
di moto.
Immerse
nel campo di
Higgs, le particelle
“assorbirebbero”
la massa in
relazione alla
propria capacità
e alle proprietà
del campo. Questo
è un
campo a valore
costante, anche
nel vuoto, e
di tipo scalare
(cioè
non vettoriale,
ossia determinato
soltanto da
un valore numerico
e non anche
da una direzione).
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