VASILIJ KANDINSKIJ

 

 

La prima esposizione del Cavaliere azzurro ebbe luogo a dicembre del 1912 nella galleria Tannhäuser di Monaco di Baviera.
Si tratta di un movimento espressionista non figurativo, al contrario del contemporaneo Die Brücke (= Il ponte), e si pone in netta antitesi con il cubismo, di cui contesta il fondamento razionalistico e, implicitamente, realistico.
L'orientamento del Blaue Reiter è invece decisamente spiritualistico: il suo scopo è quello di favorire tutte le tendenze per le quali la sfera dell'arte è nettamente distinta da quella della natura. Sono esclusivamente gli impulsi interiori del soggetto a determinare le forme artistiche, e non la pedissequa "imitazione della natura".
Il movimento è quindi radicalmente anti-classico, anche perché auspica il trionfo dell'irrazionalismo di matrice orientale sul razionalismo artistico occidentale.
Esso inoltre credeva nella relazione tra arte visuale e musica, provilegiando in tal modo la figura della sinestesia, nelle associazioni spirituali e simboliche del colore e in un approccio alla pittura spontaneo ed intuitivo.
I membri del gruppo si interessarono all'arte medievale europea ed al primitivismo, come pure al panorama artistico non figurativo a loro contemporaneo; nell'almanacco del 1912 pubblicarono anche dipinti di bambini. Infine mossero decisamente verso l'astrattismo.
L’arte astratta nasce ufficialmente nel 1910 con il primo acquerello astratto di Kandinskij.
Nel 1914 il gruppo dovette sciogliersi a causa dello scoppio della prima guerra mondiale.

Franz Marc, Volpe (1913)

Franz Marc e August Macke furono uccisi in combattimento, Vasilij Kandinskij e Marianne von Werefkin furono costretti a far ritorno in Russia a causa della loro cittadinanza ed Alexej von Jawlensky fu costretto alla fuga. Ci furono anche delle divergenze di opinione all'interno del gruppo.
Breve fu dunque l'esperienza del Blaue Reiter, la cui parabola esistenziale si brucia nell'arco di tempo dal 1911 al 1914; e tuttavia le conseguenze delle teorie astrattiste sull'arte contemporanea e successiva furono enormi.