LA FREQUENZA IN FISICA

 

 

Frequenza dei fenomeni ondulatori

 

Gli strumenti usati per la misura sono l'oscilloscopio e il frequenzimetro: il primo permette una misurazione complementare ad altre, in circostanze non impegnative; per misure accurate e precise però occorre usare il secondo, che è uno strumento elettronico specializzato per misure di frequenza e di tempo.

Nel misurare la frequenza del suono, di onde elettromagnetiche (come le onde radio o la luce), di segnali elettrici oscillatori o di altre onde simili, la frequenza in hertz è il numero di cicli della forma d'onda ripetitiva per secondo.

 

 

La frequenza f ha una relazione di proporzionalità inversa con la grandezza lunghezza d'onda.

La frequenza è pari alla velocità c dell'onda divisa per la lunghezza d'onda λ:

 

f = \frac{c}{\lambda}

 

 

 

Vediamo qui sopra due onde di identica velocità, ma con differenti frequenze,

in funzione della maggiore o minore lunghezza d'onda...

 

...e qui sopra due onde di identica frequenza, ma con differenti velocità,

ancora una volta in funzione della lunghezza d'onda.

 

Un'applicazione interessante di questo concetto fisico è la conversione del segnale analogico in segnale digitale, che passa necessariamente attraverso il processo di campionamento. Vediamo di che si tratta.

 

Frequenza di campionamento

 

La frequenza di campionamento è uno dei parametri fondamentali che caratterizzano il processo di conversione analogico-digitale nei sistemi elettronici di elaborazione dell'informazione.

In un sistema elettronico, l'informazione è usualmente codificata in un segnale di tensione variabile nel tempo. Si parla di segnale analogico se esso varia in modo continuo in ciascun istante di tempo, di segnale numerico se esso può assumere solo un numero finito di valori discreti oppure di segnale digitale se i valori che può assumere sono solo 0 ed 1, in precisi istanti di tempo.

Il processo di campionamento consente di convertire un segnale analogico in un segnale digitale e consiste nel misurare e registrare, in precisi istanti di tempo (istanti di campionamento) il valore istantaneo del segnale analogico in esame.

La sequenza di tali valori, detti campioni, costituisce il segnale digitale.

Il dispositivo che realizza la conversione da segnale analogico a segnale digitale viene detto convertitore A/D.

La frequenza di campionamento indica il numero di campioni registrati in un secondo: il Teorema di Nyquist-Shannon stabilisce che, affinché sia possibile ricostruire il segnale analogico a partire dai suoi campioni, è necessario che la frequenza di campionamento sia almeno il doppio della frequenza più alta contenuta nello spettro del segnale di partenza: fc > = 2fmax.

Ad esempio, un segnale audio ha uno spettro compreso fra 20 Hz e 20 kHz: per poter registrare il segnale su un supporto digitale (come un CD audio) la frequenza di campionamento deve essere almeno di 40 kHz.

Usualmente, il campionamento viene effettuato a 44.1 kHz, valore che soddisfa appieno il teorema di Nyquist-Shannon e che consente di ricostruire fedelmente il segnale analogico di partenza.

 

(Fonti:

http://www.sapere.it/enciclopedia/frequenza.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Frequenza

http://www.openfisica.com/fisica_ipertesto/maxwell/propagazione_campi.php)