Viene
in mente una
frase enigmatica
e terribile
di Adolfo
Gustavo Rol,
il celebre sensitivo
torinese, acclamato
dai potenti
della Terra
(presidenti
degli Stati
Uniti, ma anche
registi come
Fellini, miliardari
come Giovanni
Agnelli, dittatori
come Mussolini,
ecc.), il quale,
nel tentativo
di di spiegare
come nacquero
i suoi poteri,
scrisse sul
suo diario:
“Ho scoperto
la tremenda
legge che lega
il colore verde,
la quinta musicale
ed il calore”.
Ed
ecco che il
suono ritorna
ancora, come
elemento occulto
basilare, e
sempre nella
forma di “quinta
musicale”. Gli
8 Hz, alla base
del processo
dei 432 Hz,
sono a quanto
pare la chiave
per arrivare
a sfruttare
al massimo i
poteri del cervello
umano, come
del resto aveva
implicitamente
riconosciuto
anche Einstein.
Cito ancora Tuis:
"di fatto
nel mainstream
scientifico
ufficiale solo
ora si ricomincia
a parlare dell'importanza
delle armoniche
e della proporzione
aurea, quest'ultima
da poco riscoperta
dalla scienza
per l'importanza
che riveste
anche nelle
dimensioni atomiche
(senza contare
i traders,
che hanno rispolverato
la geometria
sacra ed i numeri
di Fibonacci
per compiere
l'analisi dei
titoli di Borsa).
Del
resto la scienza
del secolo scorso,
inizialmente
con l'equazione
einsteiniana
E=mc² e
poi con la teoria
delle superstringhe,
non a caso è
giunta alla
conclusione
che il nostro
mondo non è
che un'immensa
sinfonia di
vibrazioni armoniche
e disarmoniche
e che la materia
è solo
il nostro modo
di interpretarne
alcune.
Azzurrità
di Flavia
Vallega, esponente
della Rivoluzione
Omega
In una
recente intervista
su Scienza e
Conoscenza Michio
Kaku, fisico
teorico co-fondatore
della Teoria
dei Campi delle
Stringhe, ha
dichiarato che
«La Fisica
è la
legge dell'armonia
di stringhe
vibranti, la
Chimica sono
le varie melodie
che si possono
suonare quando
queste stringhe
si scontrano
l'un l'altra.
(…)
L'universo è
una sinfonia
di stringhe».
Il
sommo genio
del Rinascimento,
Leonardo da
Vinci - che
pochi sanno
fu anche un
abile suonatore
di lira - anticipò
le moderne scoperte
della meccanica
quantistica
con questo audace
pensiero: «A
le stesse leggi
obbediscono
le onde sia
de l'acqua sia
del suono e
della luce».
Si è
dovuti arrivare
al moderno paradigma
olografico di
David Bohm,
fisico tra i
più rivoluzionari
del Novecento,
e dell'illustre
neuroscienziato
Karl Pribram,
per comprendere
l'intuizione
del genio vinciano.
L'universo intero
è prodotto
di onde vibranti,
compreso il
nostro pensiero
conscio e inconscio."
E
tuttavia siamo
ancora lontani
(perché?)
dal riconoscimento
ufficiale della
necessità
di tornare alla
frequenza naturale,
tanto che, per
reazione all'inerzia
della cultura
"ufficiale",
si è
creato un movimento
spontaneo chiamato
Rivoluzione Omega,
il cui padre
e guru è
il norvegese Ananda M. Bosman.
Una
rara fotografia di
Ananda M. Bosman
Bosman, valente musicista
elettronico e “scienziato
visionario”, convinto sostenitore della frequenza di 432Hz, suggerisce che una disarmonia armonica del nostro
campo di risonanza aurico può generare disarmonia anche nelle normali
funzioni cerebrali: da cui l'enorme importanza, a suo dire, del tipo di
musica che si
ascolta, non
solo per la
salute fisica,
ma anche per
quella psichica.
Nell'Universo l’energia è vibrazione. Quando
la frequenza della vibrazione di una parte del corpo si altera, essa si ammala perché vibra
in modo disarmonico. Se si conosce la corretta frequenza di risonanza
di un organo sano e la si proietta sulla parte malata, l'organo può
tornare alla sua frequenza normale: il primo passo verso la guarigione. La
malattia, a suo dire, altro non è che una disarmonia di frequenze. Risulta perciò
possibile, attraverso l'uso di un suono specifico proiettato sull'area
malata, reintrodurre il giusto livello armonico e poterlo così guarire.
Senza
entrare nei
dettagli del
suo discorso,
a tratti molto
tecnico, la sostanza è questa: il 432 è la precisa sintesi del tutto, in armonia con ogni principio del macro e del microcosmo universale. La regola base per l’armonia è sempre la stessa,
quella che troviamo
espressa nel
secondo
principio del
Kybalion: “come in alto, così in basso” (e viceversa).