I PERCHE' DELLA FREQUENZA DI 432 HZ

 

 

Molte correnti scientifiche inducono l'opinione pubblica a credere che il fenomeno del surriscaldamento del pianeta sia causato dall'inquinamento industriale. Secondo altre invece, seppure gli agenti inquinanti non facciano bene all'ecosistema, non sono essi la vera causa dell'innalzamento delle temperature. La vera causa del rialzo delle temperature globali, a detta di questi ricercatori, è dovuta all'aumento della frequenza vibrazionale del campo energetico planetario, che starebbe aumentando in maniera esponenziale.

Ciò che aumenta, essi affermano, è proprio la frequenza sonora di base conosciuta con il nome di Risonanza di cavità Schumann. Dal momento della sua scoperta fino al 1940 questa frequenza è rimasta inalterata a circa 7,8 hertz o 7 cicli al secondo. L'inizio del suo innalzamento è avvenuto nel 1986-87 e all'inizio del 1996 aveva raggiunto gli 8,6 hertz. Attualmente, secondo recenti stime, il valore della risonanza di cavità Schumann avrebbe già superato i 10 hertz e continuerebbe ad aumentare ulteriormente. Il "limite" sarebbe quello di 13 hertz, dopodiché si avrebbe la catastrofe.

Ma un aspetto ancor più preoccupante della questione è che l'aumento della risonanza di cavità Schumann pare accompagnato da un altro fenomeno: la diminuzione del campo magnetico terrestre.

L'apostolo del "Punto Zero", Gregg Braden, ha da tempo messo in connessione il rallentamento della rotazione terrestre con l'aumento della frequenza risonante della terra o Risonanza Schumann, affermando che quando la frequenza di risonanza raggiungerà i 13 cicli saremo nel campo magnetico punto zero: la terra arresterà la sua rotazione e nel giro di due o tre giorni comincerà a girare nella direzione opposta. Questo produrrà un’inversione dei poli magnetici della Terra, con conseguenze spaventose (cataclismi inimmaginabili, terremoti, maremoti, cambiamenti climatici improvvisi) tali da far pensare alla fine del mondo. Il tutto, com'è noto, dovrebbe accadere nel 2012, come previsto dal calendario Maya.

 

  

Gregg Braden

 

A dire il vero di fine del mondo non è corretto parlare, poiché la Terra ha già vissuto più volte questo tipo di sconvolgimento: l'inversione del campo magnetico terrestre è un fatto raro ma non privo di precedenti. Esso è stato identificato per la prima volta durante gli anni a cavallo fra Ottocento e Novecento grazie allo studio delle rocce magmatiche: queste infatti sono in grado di "registrare" le condizioni magnetiche della Terra nel corso dei secoli. Basta immaginare di percorrere il fondo dell’oceano Atlantico dall’Europa alle Americhe, attraversando la dorsale medio atlantica, per rendersi conto del continuo avvicendarsi di strati rocciosi che indicano prima il nord a nord, e poi a sud. Secondo i ricercatori è dal 1845 che il campo magnetico terrestre si sta indebolendo, mentre è da 780mila anni che non subisce inversioni. Se si considera che il ribaltamento dei poli avviene mediamente ogni 250mila anni, non è difficile supporre che la nuova rivoluzione magnetica potrebbe non essere lontana.