PREMESSA: 432Hz O 440HZ?

 

 

Esiste un'annosa questione fra i musicologi, riguardante la frequenza fondamentale del LA, sulla quale, come è noto, si accordano tutti gli strumenti. Oggi infatti si assume come fondamentale la frequenza di 440Hz (= oscillazioni al secondo) prodotta dal diapason, mentre secondo i musicologi la frequenza "naturale" del LA dovrebbe essere ben diversa: 432Hz.
Chi pensasse che si tratti di un problema marginale e irrilevante sarebbe gravemente in errore: infatti, come vedremo, le implicazioni fisiche, etiche e perfino metafisiche delle scelta della giusta frequenza sono impressionanti

Recenti studi dimostrerebbero che il diapason a 432Hz, frequenza coincidente con molte diffuse nel nostro corpo e in natura, risulti molto più piacevole all'ascolto e tocchi con maggior precisione i punti sensibili del nostro cervello rispetto al diapason, ormai universale, a 440Hz. E dal nostro punto di vista non c'è da stupirsene, dal momento che il numero 432 in Hz è la frequenza base del sistema che genera la serie di Fibonacci.
C'è che crede perfino che alle spalle dell'intonazione universale a 440Hz vi sia una cospirazione: l'ascolto forzato della musica a questa frequenza, che rende il suono più freddo, meno chiaro e innaturale, avrebbe effetti deleteri sulla psiche e sulla salute umane ed anche sul resto del creato, producendo conseguenze oltremodo negative.
Ecco perché, nell'ultimo decennio, si è parlato spesso di "Rivoluzione Omega", ovvero un "pitch shifting" universale verso l'accordatura a 432Hz degli strumenti musicali e dell'intonazione dei software.
E' noto che sia le civiltà mesopotamiche, sia gli antichi egizi e greci accordavano i propri strumenti sulla frequenza di 432Hz, mentre con l'avvento della cristianità questa frequenza è stata posta al bando e sostituita dall'innaturale e sgradevole frequenza a 440Hz. C'è veramente da domandarsi perché.
E' famosa la lettera che
Giuseppe Verdi nel 1884 indirizzò alla Commissione musicale del governo italiano, in cui chiese di ufficializzare l’utilizzo del diapason a 432Hz "per esigenze matematiche".
Non fu ascoltato, benché si trattasse della voce all'epoca più autorevole in campo musicale (e non solo). 

Giuseppe Verdi

Ma non basta: il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels impose, nel 1939, il diapason a 440Hz, ignorando un referendum contrario promosso in Francia da ben 25.000 musicisti. Perché? E' mai possibile che le alte sfere del nazismo dedicassero tanta attenzione ad un problema apparentemente irrilevante? Evidentemente no. E' chiaro che dovevano attribuire alla questione un'importanza che va ben al di là del dato puramente tecnico.
Successivamente a Londra, nel 1953, è stato scelto, in modo del tutto arbitrario, il “LA” a 440Hz, e da allora è divenuta "la nota" di riferimento mondiale.
Come a dire, insomma, che tutta la musica, in tutto il mondo, viene suonata ad una frequenza sbagliata, innaturale.