Vaslav
Fomich
Nijinskij,
secondogenito
dei
tre
figli
di
Thomas
Nijinskij
e
Eleonora
Bereda,
una
coppia
di
ballerini
di
origine
polacca,
nacque
a
Kiev
il
28
marzo
1889.
Precocemente
evidenziò
la
sua
ambiguità
sessuale,
divenendo
l’amante
del
Principe
Pavel
Dimitrievitch
Lvol,
che
aiutò
moltissimo
la
sua
famiglia,
e,
successivamente,
del
Conte
Tishkievitch.
Nel
frattempo
aveva
conosciuto
Mikhail
Fokine,
che
gli
aveva
riservato
una
particina
nella
rappresentazione
scolaresca
di
“Aci
et
Galatea”. Il
suo
eccezionale
talento
gli
consentì
di
entrare
subito
a
far
parte
del
Balletto
Imperiale,
e
la
collaborazione
con
Fokine
divenne
sempre
più
intensa.
Per lui il coreografo, che era anche diventato suo intimo amico, creò i primi
ruoli
importanti
per
"Le
pavillon
d’Armide"
e
"Notti
egiziane". Vaslav
si
mise
sempre
più
in
evidenza
divenendo
immediatamente
celebre
tra
il
pubblico,
partner
ambìto
dalle
più
importanti
danzatrici
dell’epoca. Fu
in
quegli
anni
così
importanti
per
la
sua
crescita
di
artista
che
ebbe
modo
nel
1909
di
incontrare
Diaghilev,
con
il
quale
da
quel
momento
in
poi
condivise
nel
bene
e
nel
male
la
sua
vita
artistica
e
per
un
lungo
periodo
sentimentale;
divenne
infatti
ben
presto
suo
amante.
Nel
1909
danzò
“Chopiniana”
di
Fokine
e
si
recò
a
Parigi
in
tournée
con
la
compagnia
messa
insieme
da
Diaghilev,
divenendone
il
principale
interprete
e
dividendosi
da
quel
momento
in
poi
tra
i
suoi
impegni
al
Mariinskij
e
le
tournée
all’estero.
Si
moltiplicarono
le
coreografie
create
per
lui
da
Fokine:
“Sheherazade”,
“Les
Orientales”,
“Giselle”.
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Nijinski
in
Le
spectre
de
la
rose
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Sua partner in quegli anni era la grande Tamara
Karsavina,
altro
elemento
di
spicco
della
compagnia
di
Diaghilev.
Nel
1911,
al
teatro
Mariinskij,
durante
una
rappresentazione
di
“Giselle”,
Vaslav
si
presentò
in
scena
senza
culotte,
causando
un
grave
scandalo;
venne
licenziato in
tronco.
Questo
incidente
fu
la
causa
scatenante
della
decisione
di
Diaghilev
di
trasformare
la
sua
compagnia
in
una
stabile:
quella dei
Ballets
Russes,
di
cui
Nijinskij
divenne
il
protagonista
assoluto
di
quegli
anni
sia
come
ballerino
(“Le
spectre
de
la
rose”,
“Narcisse”,
“Le
Carneval”,
“Petrouchka”,
“Il
lago
dei
cigni”,
“Le
dieu
bleu”,
“Daphnis
et
Chloé”)
che
come
coreografo
(“L’aprés
midi
d’un
faune”
1912,
“Le
Sacre”
1913,
“Jeux”
1913).
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