LA
COSIDDETTA "STAMPA
ALTERNATIVA"
"Ecco
cosa scrive
Alfonso V.:
"Tagliano
pensioni e ospedali
ma comprano
sommergibili:
così
titolava la
prima pagina
del Fatto Quotidiano.
Chi titola così,
e il Fatto
Quotidiano lo
fa da almeno
due anni tutti
i santi giorni,
vi
inganna.
Infatti non
vi racconta
la verità,
anzi ve la nasconde
dietro lo scudo
degli sprechi.
Quello che dovrebbe
indignare non
è l'acquisto
del sommergibile,
ma l'azione
di tagliare
il welfare e
i servizi allo
scopo di rimborsare
i creditori
esteri attraverso
la Grecia e
la Spagna, come
ammesso anche
da Mario Monti
l'altra sera
dalla Gruber.
Non
cadete nel tranello
del Fatto Quotidiano, che
da sempre difende
l'euro e l'eurozona
ed è
complice con
il suo comportamento
della spoliazione
delle ricchezze,
della democrazia,
dei diritti
e della svendita
delle aziende
italiane che
ancora producono
reddito.'"
"Caspita.
Sono peggio
degli altri..."
"Peggio
magari no, ma
di certo non
sono meglio.
Comunque aspetta,
non è
finito; Alfonso
prosegue: 'Non
fatevi ingannare
da chi vi esorta
ad indossare
i panni del
Dottor
Livore (il
furioso moralizzatore
fuori luogo)
attribuendo
le cause della
crisi all'eccessiva
spesa pubblica,
al debito pubblico
o alla corruzione.
Le austerità,
i tagli al bilancio
e l'aumento
delle tasse
in piena recessione
non hanno alcun
fondamento economico.
Le
misure di tortura
sociale hanno
il solo scopo
di rimborsare
i creditori
esteri e
di effettuare
qualche salvataggio
bancario nazionale,
come per esempio
i quattro miliardi
gentilmente
offerti da Mario
Monti al Monte
dei Paschi:
quattro miliardi
che rappresentano
guarda caso
l'intero importo
dell'IMU sulla
prima casa.
Altro che sommergibili!!'"
"Ah,
ecco quindi
dove vanno a
finire i soldi
strappati dalle
tasche dei contribuenti
con le tasse
negli Stati
dell'Eurozona!
E poi dicono
di noi tiranni..."
"Eh
già.
Ma senti ancora
cosa dice Alfonso:
"è
proprio per
quello che la
spesa ci viene
sbattuta in
faccia: in modo
che la gente
si indigni e,
non vedendo
e non ascoltando
altro 24 ore
su 24, si
convinca che
le cause della
crisi siano
generate dallo
spreco e dalla
corruzzzzzzione
della politica.
Questi titoli
sono funzionali
a nascondere
le vere cause,
a tenerle lontane
dal dibattito
politico, in
modo che la
gente continui
a dormire. Sono
solo dei pretesti,
che non hanno
assolutamente
nulla a che
vedere con
il
più grande
fallimento del
mercato della
storia dell'umanità,
cagionato da:
1)
un'unione monetaria
che non è
unione economica
( Paesi con
economie troppo
differenti hanno
adottato la
stessa moneta
dentro un tasso
di cambio fisso
);
2)
l'euro,
che ha annullato
il meccanismo
che riequilibra
il tasso di
cambio e cancellato
la flessibilità
del cambio,
assolutamente
fondamentale
per sanare squilibri
economici altrimenti
insanabili;
3)
l'invasione
di capitali
esteri,
resa possibile
appunto perché
l'euro ha cancellato
il rischio del
cambio, quindi
il rischio di
prestare una
moneta buona
e di vedersene
ritornare indietro
una cattiva,
svalutata: una
enorme liquidità
che ha fatto
esplodere il
debito estero
e quello privato,
ma anche i consumi,
e quindi ha
innalzato l'inflazione,
creando differenti
livelli di inflazione
all'interno
dell'Eurozona
(i nostri prodotti
sono meno convenienti
sia sul mercato
interno sia
all'estero,
e noi siamo
ingessati: non
possiamo agire
sul tasso di
cambio);
4)
le politiche
disoneste della
Germania,
che nel periodo
2003-2005 ha
aumentato il
suo debito pubblico
(mentre i PIIGS
lo riducevano)
con un incremento
della spesa
pubblica da
900 a 1050 miliardi,
per sussidiare
le proprie industrie
e riformare
il mercato del
lavoro, ma barando,
perché
in tal modo ha
aumentato il
suo deficit
al 5%, e quindi
ha sforato i
parametri di
Maastricht in
termini di deficit
(3% deficit/PIL),
mentre impediva
agli altri di
fare altrettanto.
Tutto
quello che stiamo
facendo adesso
è rimborsare
i creditori
esteri,
le banche del
Nord Europa,
quelle tedesche
ma anche quelle
belghe e olandesi:
eh sì,
perché
dopo lo scoppio
dello shock
macroeconomico
statunitense
del 2008 rivogliono
indietro quello
che ci avevano
truffaldinamente
e incautamente
prestato attraverso
i salvataggi
della Grecia
e della Spagna,
le quali a loro
volta salvano
i loro istituti
di credito in
modo che questi
ultimi rimborsino
quella enorme
liquidità
che era stata
riversata dai
Paesi del Nord
nei Paesi della
periferia.'"
"E
questo, ovviamente,
dai giornalisti
non viene mai
detto."
"Eh
no, mio caro:
men che meno,
come hai potuto
constatare,
da quelli cosiddetti
"alternativi".
E così
la gente, dovunque
si rivolga per
avere informazioni,
trova solo un
sacco di balle."
"Come
in una dittatura,
insomma."
"No
caro,
ti sbagli: non
"come in
una" dittatura:
è
una dittatura.
Non esiste,
almeno in Italia,
la stampa alternativa."
"Poffarbacco, Cavaliere.
Brutta storia..."
"Eh,
brutta sì."
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