IL
CAVALIERE NERO INCONTRA
BERNARDO
"Capitano,
il cammello
è pronto."
"Grazie,
Scarpa. A presto,
Bernardo, e
buon viaggio!"
"Ok,
ciao."
"E'
permesso?"
Si
sente un
orrendo ruggito.
"Che
succede? Un leone! Scarpa, chiama
le guardie!"
"Capitano,
non è
un leone: è
Bernardo. Ha
ruggito quando
ha visto entrare
questo straniero."
"Chi
va là?
Chi sei?" "Buoni,
cari, buoni.
Sono il Cavaliere
Nero. Qualcosa
mi dice che
sono stato chiamato
in causa, e
poiché
mi trovavo casualmente
a passare da
queste parti,
mi son detto:
ma perché
non fare un
salto a trovare
il Capitano?"
"Grazie
del pensiero,
Cavaliere, però
Bernardo non
sembra affatto
gradire la sua
presenza..."
"Oh
oh, chi si rivede!
Il caro Donaldo!
Qual buon vento?"
"Grrrrr...
Raurrr..."
"Su
su, caro,
non prenderla
così.
Ti va un
pezzettino di
coniglio crudo?
Tie' caro tie', magna.
Bono, eh?"
"Insomma,
Cavaliere, si
può sapere
cosa succede
fra lei e Bernardo?"
"Damoce
der tu, Capita',
che famo prima."
"Come
vuoi: che succede
fra te e Bernardo?"
"Nulla
di che, Capitano.
E' una vecchia,
noiosissima
storia: non
mette conto
parlarne. In
buona sostanza
Bernardo non
mi può
sopportare,
e poiché
la cosa è
perfettamente
reciproca, evitiamo
il più
possibile di
incontrarci.
Con la differenza
che io, in virtù
del fair
play che
caratterizza
i veri signori, sono
sempre educato
e civile nei
suoi confronti,
mentre lui,
come può
vedere, starnazza,
sbava e digrigna."
"Vedo,
vedo."
"Grraurrrrr...."
"A
Bernardi', tesoro,
e falla finita!"
"Capitano,
non vorrei che
la situazione
degenerasse.
Metto
Bernardo sul
cammello?"
"Buona
idea."
"Scusa
Bernardi', dimenticavo
di dirti una
cosa."
"Grrrrrrr...
Cosa?"
"A'
stronzoooo!"
"Rrrrraur!!!... Bau,
bau, grraur!!..."
"Presto
Scarpa, trascin...
accompagna
Bernardo a casa!"
"Sta'
buono... cuccia...
Oh, oh, che
fai? Ahia! Molla
il polpaccio!"
Scarpa
esce inseguito
da Bernardo.
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