Chi
legge
il
dipinto
in
questo
modo
sembra
interpretarlo
alla
luce
dell'eresia
mandea, sistema
essenzialmente gnostico,
tuttora
esistente,
che
contrappone
un
dio
supremo
del
Mondo
del
Bene
e
della
Luce
al
mondo
al
principio
del
Male
e
delle
tenebre,
Ruha,
creatore
del
mondo
materiale
abitato
da
demoni;
l'uomo
vive
nel
mondo
delle
tenebre,
che
però
abbandona
nel
momento
della
morte.
Come
quasi
tutte
le
sette
gnostiche,
i
mandei
separano
il
Gesù
terreno
dal
Cristo
spirituale,
quello
che
fu battezzato
la
prima
volta
da
Giovanni
Battista
nel
Giordano,
e
considerano
il
Gesù
terreno un
malvagio
impostore,
che
sarà
smascherato
alla
fine
dei
tempi dall'angelo
Anosh
Uthrà,
identificabile
con
l'Enoch
biblico.
Il
vero
profeta,
per
i
mandei,
è Giovanni
Battista.
Questa
avversione
per
Cristo
si
adatterebbe
alla
perfezione
alla
pratica
del
calpestamento
del
crocifisso
ricorrente
tra
i
Templari,
sospettati
da
molti
di
essere
appunto
eretici
mandei,
come
pure
Leonardo
Da
Vinci,
che
avrebbe
lasciato
traccia
di
questo
suo
credo
in
diversi
dipinti,
principalmente
nella
già
citata
Vergine
delle
Rocce
del
Louvre
(non
a
caso
rifiutata
dai
committenti).
Precisiamo
subito
che,
con
o
senza
il
richiamo
all'eresia
mandea,
questa
tesi
non
ci
convince
affatto:
a
parte
l'inverosimiglianza
dell'insieme,
essa
lascia
troppi
punti
oscuri.
Solo
per
fare
i
primi
esempi
che
ci
vengono
in
mente:
-
perché
anche
Gesù
non
ha
la
barba,
dal
momento
che
anche
la
sua
iconografia
tradizionale
la
prevede?
-
Perché
il
presunto
Giovanni
Battista
non
ha
più
la
corona
di
edera
in
testa?
O
meglio,
perché
prima
l'aveva?
-
Per
quale
motivo Gesù
appare
nettamente
più
giovane
della
Maddalena,
come
conferma
anche
il
gesto
materno
di
lei?
-
Perché
la
fonte del
fiume
Alfeo
si
è
prosciugata?
E'
un
dettaglio
tutt'altro
che
trascurabile,
al
quale
non
si
è
posta
abbastanza
attenzione,
e
Poussin
lo
mette
in
particolare
rilievo
indicando
la
crepa
inaridita
nel
terreno
attraverso
la
triangolazione
dei
piedi
dei
personaggi:
-
Per
quale
motivo
il
tutto
è
idealmente
inscrivibile
in
un
pentagramma
o
in
un
esagramma,
come
vedremo
in
seguito?
-
E
per
finire,
perché
Poussin,
pittore
eccellente,
ha
così
maldestramente
dipinto
l'ombra
proiettata
dal
braccio
del
pastore
barbuto
sulla
tomba?
Essa
infatti
non
corrisponde
affatto
al
gesto
che il
pastore
sta
compiendo:
Al
di
là
dei
dettagli, poi,
c'è
un
problema
di
fondo
che
rende
questa
tesi
assolutamente
non
convincente:
ed
è
il
fatto
che
la
presunta
Maddalena
sembrerebbe
consolare
Gesù,
afflitto
per
la
sua
morte,
apparendogli
in
vesti
regali,
come
proveniente
da
un
altro
mondo,
o
più
precisamente
come
una
creatura
immortale,
mentre
Gesù
appare
come
una
creatura
assolutamente
umana, priva
di
attributi
divini. Egli
anzi
sembra
ritratto
nell'attimo
in
cui,
con
sgomento,
si
volge
verso
di
lei
come
per
chiederle
"Ci
sei
tu,
qui
dentro?";
e
lei
lo
conforta
come
a
volerlo
rassicurare
sulla
sua
immortalità.
Ora,
anche
a
voler
ammettere
che
la
vicenda
di
Gesù
sia
stata
ricostruita
in
modo
alquanto
diverso
dai
"rennologi",
non
è
veramente
un
po'
troppo
presentare
un
Gesù
umano,
fragile
ed
impaurito, di
fronte
ad
una
Maddalena
risorta
e
divina?
Per
quale
motivo
una
così
radicale
sottovalutazione
della
figura di
Gesù,
il
cui
ruolo appare
sostanzialmente
irrilevante?
E
questi
sono
solo
alcuni
dei
mille
interrogativi
che
questo
dipinto
suscita
e
che
rimangono
senza
risposta,
rendendo
la
tesi
Gesù-Maddalena,
a
mio
parere,
tanto
affascinante
quanto
inconsistente,
a
prescindere
dal
fatto
che,
invece,
la
tomba
raffigurata
nel
dipinto
ci
sembri
proprio
quella
di
Les
Pontils,
qualunque
ne
fosse
il
contenuto.
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