POUSSIN: LES BERGERS D'ARCADIE, 1639-40

 

 

"Poussin - prosegue la Marineo - non amava gli intrighi della corte di Francia e conduceva una vita sobria, di cui possediamo un quadro interessante tracciato da Giovanni Bellori, a Roma. Lì s’era recato Louis Fouquet e da lì aveva scritto la misteriosa lettera al fratello.

Il ministro delle finanze Nicolas Fouquet era amico intimo della regina Cristina di Svezia, appassionata d’ermetica e appartenente ad un’accademia esoterica di Roma, la cui sede, com’era d’uso presso tali accademie, veniva denominata “Arcadia”. Cristina faceva visita al ministro nel suo laboratorio alchimistico di Saint Mandé. Fouquet si dilettava infatti di quest’arte ed aveva inviato un conoscente, il famoso alchimista Glaser, con qualche incarico segreto a Firenze. I motivi di tale viaggio sono tuttora sconosciuti. [...]

 

 

Nicolas Fouquet, ministro di Luigi XIV

 

Molti familiari di Fouquet figuravano, come il fratello Louis, tra i membri della Compagnie du Saint Sacrement [detta anche “Cabale des dévots”]. Questa era una congregazione religiosa di carattere segreto che dalla sua sede di Saint Sulpice a Parigi s’era diramata, tramite una fitta rete di succursali, in tutto lo stato e che i monarchi francesi volevano eliminare ad ogni costo: ci aveva provato Luigi XIII, ci aveva provato Mazarino, ma senza successo. La congregazione era troppo influente e ricca. [...]

Soltanto nel 1665 il giovane Luigi XIV riuscì finalmente a sciogliere la Compagnie, dopo che questa cinque anni prima s’era rifiutata apertamente di ubbidire all’editto reale ed aveva continuato imperterrita le sue attività. La potenza della Cabale sembra essere stata veramente grande. E quando il monarca pensò di poter mettere le mani sui documenti segreti della Cabale, fu ben sorpreso di non trovare nulla. [...]

Ma già prima di essersi sbarazzato della Cabale, Luigi XIV aveva fatto incarcerare il ministro Nicolas Fouquet sotto accusa di abusi e malversazioni sulle finanze dello stato nonché di alto tradimento. L’uomo che aveva finanziato le guerre di Francia, rifornito per anni le tasche di Mazarino, della regina madre e del re stesso, pagato per il mantenimento di tutto il personale di corte e degli accademici di Francia, veniva ora accusato di aver rubato i soldi dello stato. In realtà si temevano il suo potere crescente, la sua enorme influenza in Bretagna, e forse un suo segreto. Paul Morand, eccellente biografo di Fouquet, ricorda che il ministro durante il suo processo spesso accennò ad un segreto."

Di che segreto si trattava? Che cosa intendeva dire Louis Fouquet quando alludeva a "vantaggi dalla portata enorme"?

Non manca del resto chi ritiene che la fantomatica "maschera di ferro" presente alla corte del Re Sole fosse proprio Nicolas Fouquet.

"Fu soltanto un caso - si domanda infine la Marineo - il fatto che Luigi XIV, dopo la morte di Fouquet, s’adoprò per ritrovare ed acquistare la tela dei “Pastori d’Arcadia”? Fouquet e Poussin sapevano dunque qualcosa di particolarmente importante?".

Sia come sia, una volta ottenuto il quadro, come s'è detto, il Re Sole lo tenne segregato a Versailles, dove rimase fino al 1789, anno della Rivoluzione Francese.

Questa lunga premessa era necessaria per rendere conto del fatto che intorno a questo dipinto dai mille misteri ruota una serie di supposizioni impressionante, in cui è quasi impossibile muoversi senza incappare in qualche grossolano equivoco. E tuttavia vogliamo provarci.