POUSSIN: LES BERGERS D'ARCADIE, 1639-40

 

 

Per poter parlare di "mappa" occorrerebbe però rintracciare nel dipinto una figura geometrica più articolata e complessa, che possibilmente lo inscriva tutto, pur tenuto conto del fatto che la tela di Poussin è più alta di come la vediamo, perché è stata ripiegata nel margine superiore: questo rende molto difficile comprendere esattamente quali geometrie essa potesse nascondere.

Del resto, quando si parla di geometria sacra, la prima e più illustre figura che venga in mente, da Pitagora in avanti, è il pentagono regolare, che inscrive un pentagramma stellato ed a sua volta ne è inscritto, e così via all'infinito:

 

 

Tale figura è considerata la più sacra di tutte perché incredibilmente legata con la "divina proporzione" o sezione aurea, ossia con il numero ф, che ricorre in essa ed in natura in modo ossessivo, tanto da essere considerata da alcuni una specie di "firma" del Creatore.

Tuttavia la "caccia al pentagono" che si è scatenata intorno al dipinto di Poussin ha ben poco senso, se si considera che rintracciare all'interno del quadro pentagoni "qualunque", più o meno regolari, è cosa che chiunque può fare con un po' di buona volontà; ma qui si tratta di identificare un pentagono perfettamente regolare, e perché sia tale i suoi angoli devono misurare esattamente 18, 36, 54, 72 e 108 gradi. Un'impresa tutt'altro che semplice.

Il tentativo più illustre è quello realizzato dal Prof. Cornford del Royal College of Art di Londra negli anni '70:

 

Esso ha il difetto evidente di costruire il pentagono, e di conseguenza la stella a cinque punte, per gran parte al di fuori del dipinto: difetto che non si elimina neppure recuperando il bordo della tela ripiegato.

E' stato fatto notare che si tratta di un difetto più apparente che sostanziale, dal momento che un  pentagono regolare è costituito da un infinito numero di pentagoni più piccoli, ciascuno dei quali si riduce di dimensioni rispetto a quello maggiore nella proporzione di ф2 : 1.

Questo fa sì che la maggior parte dei pentagoni (e dei pentagrammi) dello schema di Cornford si trovi all'interno della tela.

Tuttavia il risultato ottenuto non è sembrato del tutto convincente, per cui si sono moltiplicati i tentativi di rintracciare almeno un pentagono regolare completamente interno alla tela. Il più riuscito di tutti ci sembra quello di Greg Rigby (cfr. The curious case of Mr. Rigby's Pentagon), ricostruito così:

 

 

Il centro di questo pentagono viene a coincidere con la mano del pastore che indica la scritta, mentre il cerchio in cui esso è inscritto racchiude le alture di Blanchefort; inoltre il pentagono più piccolo include sia le mani dei due pastori che indicano, sia la scritta Et in Arcadia Ego.