POUSSIN: LES BERGERS D'ARCADIE, 1639-40

 

 

Abbiamo cercato di far luce sul secondo dipinto di Poussin, ed ancora una volta il buio è più fitto di prima: la contraddittorietà delle tesi formulate in proposito non fa che intorbidare ulteriormente le acque. A conti fatti, nonostante la sicumera esibita da troppi interpreti, riteniamo che il vero messaggio del dipinto resti per noi assolutamente indecifrato.

Quelle prese in esame in precedenza non sono che due ipotesi, a nostro parere le più interessanti, ma ve ne sono numerose altre: da quelle che si ostinano a ricondurre il tutto ad una meditatio mortis priva di qualsiasi connotazione esoterica (uno dei tentativi più riusciti in tal senso è quello di Mario Arturo Iannaccone leggibile qui: a suo parere la donna è la Sibilla Cumana e l'ombra proiettata dal braccio del pastore barbuto è la falce della morte), a quelle più astruse, fra cui si segnala la tesi di coloro che sostengono che la tomba sorgesse in un luogo consacrato a qualche culto solare e avesse una ben precisa funzione astronomica: forse indicava qualche "punto nevralgico" sulla superficie terrestre, come probabilmente i dolmen e i menhir. In effetti poco lontano dal sepolcro di Les Pontils, sempre nel comune di Peyrolles, si erge il menhir "peyro dreto", alto circa 2,50 metri. Pierre Jarnac nota che il nome occitano Peyrolles è formato dai due termini "pèire ola" che significano "pietra funeraria". Ciò sembrerebbe suggerire una tradizione sacra e funeraria del luogo.

 

 

Il menhir peyro dreto

 

 

Non manca tuttavia chi pensa che la risposta sia di tutt'altro tipo: in fin dei conti Saunière cercava in questo dipinto una "chiave" per la sua caccia al tesoro. E se, alla fine, si trattasse proprio di una mappa?

Se, al di là dei travestimenti mitologico-religiosi, l'aspetto rilevante dei personaggi fosse rappresentato dalle geometrie che formano con i loro corpi e i loro bastoni?

Questa domanda ci introduce ad un altro capitolo dell'argomento, ricchissimo di potenziali sviluppi e teatro di ipotesi talvolta fantascientifiche, ma in grado, come si vedrà, di svelare aspetti della questione veramente soprendenti: quello delle geometrie sacre.